Sport

Vincenzo Albanese ritrova la vittoria

Il toscano della Eolo Kometa vince a Limoges l’ultima tappa del Tour de Limousin dopo sei anni di digiuno

Vincenzo Albanese

A Limoges, dove oggi è arrivata la quarta ed ultima tappa del Tour de Limousin Nouvelle Aquitanie, la Cattedrale di Santo Stefano domina la città francese dell’Haute Vienne.

Per costruirla ci hanno messo quasi seicento anni, sorretti nei momenti difficili da tanta pazienza e tenacia.

Anche Vincenzo Albanese per arrivare alla vittoria colta oggi sulle sponde della Vienne ci ha messo sei lunghi anni di dedizione al lavoro e perseveranza, milioni di pedalate l’una davanti all’altra, dopo quella volta che tagliò per primo il traguardo al Trofeo Matteotti del 2016 sul lungomare di Pescara.

In questi sei anni non sono mancate le occasioni e più di una volta il corridore toscano ha sfiorato la vittoria, anche nel corso di questa stagione, cogliendo però solo una serie infinita di piazzamenti, spesso nella top ten di tante corse, primo degli italiani alla Milano-Sanremo di quest’anno.

Oggi finalmente basta con i piazzamenti, basta con la sfortuna, basta.

Vincenzo Albanese è partito in contropiede alla periferia di Limoges quando il gruppo ha ripreso Sandy Dujardin e Morné Van Niekerk, due tra i tanti che durante la tappa hanno tentato la sortita vincente.

Lo ha fatto con apparente facilità a meno di due chilometri dall’arrivo, sviluppando una velocità che ha lasciato il gruppo basito, incapace di chiudere subito il buco e riacciuffarlo.

Più di tutti ci ha provato il francese Franck Bonnamour, anche lui uscito dal serpentone colorato del gruppo ma poi riassorbito.

Il valdarnese ci ha dato dentro ed è uscito dall’ultima curva alzandosi sui pedali, duecentocinquanta metri infiniti con l’acido lattico a mordere le gambe e la voglia di vincere a soffiare sulla schiena.

A meno di cento metri dall’arrivo Vincenzo Albanese si è girato indietro per guardare il gruppo sempre più vicino, lui preda inquieta, loro predatori smaniosi ed intenti a risucchiare con forza lo svantaggio, tanto da far alzare da terra le foglie secche già cadute dai platani sull’ombroso viale del traguardo.

Infine è arrivato l’ultimo sforzo, alzandosi ancora sui pedali, le braccia alzate al cielo mentre tutti gli avversari gli alitavano sulla schiena, oramai distanziati solo di un paio di metri, forse meno.

Lo spagnolo Alex Aramburu è arrivato secondo ed ha vinto la classifica finale del Tour di Limousin Nouvelle Aquitanie, il cecinese Diego Ulissi si è piazzato terzo ed ha conquistato il secondo posto in classifica generale.

Oggi in terra francese è stata una buona giornata per i toscani.

Sono troppo, troppo felice” ha dichiarato Vincenzo Albanese “Mi guardo indietro, rivedo gli anni prima di arrivare alla Eolo Kometa che per me sono stati i più bui, gli anni in cui ho toccato il fondo. E poi vedo l’ultimo anno e mezzo quando sono sempre andato forte ma ho sempre solo sfiorato la vittoria: ho fatto venticinque piazzamenti su sessanta corse. E adesso, finalmente. Credo che domani mattina mi renderò davvero conto di avere finalmente vinto, ma anche adesso è bellissimo. Se fossimo arrivati in volata” hacontinuato il ragazzo valdarnese sul sito del suo team “avrei fatto un altro piazzamento: di un terzo, quarto posto non me ne facevo nulla e allora ho deciso di provarci. O vinco, o arrivo cinquantesimo. Sapevo che avrei dovuto guadagnare subito perché alla fine il gruppo avrebbe sicuramente rimontato, ecco perché continuavo a voltarmi: ho visto che avevo un buon vantaggio, che gli altri si guardavano, e allora ho dato tutto anche se quel chilometro non finiva più. E questa volta, è andata benissimo”.

E’ vero, è andata benissimo.

Finalmente.