Attualità

Libera: infiltrazioni mafiose in Valdarno

Per l’associazione ne sono ulteriore prova le recenti indagini sulla prostituzione e sulla corruzione svolte dalle forze dell’ordine nella vallata

Presi singolarmente sembrano solo fatti di cronaca, ma se analizzati nel loro insieme sono indicativi di come anche in Valdarno la mafia sia operativa ormai da tempo. Un allarme lanciato più volte dalla sezione locale di “Libera contro le Mafie”, l’associazione presieduta da don Ciotti da anni impegnata nella lotta alla criminalità organizzata.

L’arresto nei giorni scorsi a Montevarchi di uno straniero legato alla mafia nigeriana, altri arresti di spacciatori operativi in altre località valdarnesi, indagini sul riciclaggio hanno riportato all’attenzione il fenomeno delle infiltrazioni mafiose, fenomeno – come spiegano dall’associazione – “di cui il nostro territorio non è più immune da tempo come andiamo ripetendo e ricordando in questi ultimi anni. Riciclaggio e spaccio sono due delle principali attività della ‘Ndrangheta e le stesse mafie straniere, in particolare la nigeriana, agiscono molto spesso con il consenso e in molti casi anche sotto la regia della mafia calabrese, anche sul versante dei reati legati alla prostituzione”.

Purtroppo, sappiamo anche che questi fenomeni non sono in diminuzione.

Sarebbe un errore pensare a queste organizzazioni criminali come a singole realtà indipendenti, perché oggi sono sempre più presenti ampie e fluide intersezioni di interessi e accordi che contaminano interi territori. Anche il nostro territorio è una “piazza” in cui questi sistemi agiscono inquinando le nostre relazioni e il nostro sviluppo economico, anche perché i casi di corruzione, per fare un esempio, coinvolgono quasi sempre professionisti ed imprenditori.

Speriamo vivamente – dicono gli esponenti valdarnesi di Libera - che nelle prossime settimane possa nascere una stretta collaborazione tra i comuni, l'associazione Avviso Pubblico e il nostro coordinamento per dar vita ad una serie di iniziative che possano aiutare tutti i cittadini e le associazioni di categoria circa i rischi che anche il nostro Valdarno sta correndo e di cui quanto avvenuto in queste ore è solo l'ennesima preoccupante conferma”.