Attualità

Valdarno, c’è un paese Covid-free

A Laterina-Pergine non ci sono più persone contagiate. Lo ha annunciato il sindaco Neri: “Abbiamo pagato un prezzo alto, oltre 600 casi in un anno”

Sono stati più di seicento i casi di Coronavirus a Laterina-Pergine dall’inizio della pandemia: quasi il 10% della popolazione è stata contagiata. Ma ora, finalmente, il paese valdarnese è Covid-free. Lo ha annunciato il sindaco Simona Neri.

“Finalmente il nostro Comune è Covid-Free!” scrive sulla sua pagina Facebook Neri. “Nessuno dei nostri concittadini si trova più in isolamento domiciliare, zero contagi. Finalmente, anche perché la nostra comunità ha davvero pagato un prezzo molto alto, il bilancio è stato gravissimo: 606 casi totali da quel maledetto marzo 2020. Poco meno del 10% di tutta la nostra popolazione".

"L'ultimo anno e mezzo è stato complicato, la parola d'ordine era "lontananza", ci siamo abituati a stare distanti, ci siamo imposti di evitare contatti, giustamente, per evitare di mettere in pericolo noi stessi ma soprattutto i nostri cari, le persone più fragili, con patologie, gli anziani. Ma mai come in questo periodo ci siamo resi conto di quanto invece sia importante stare insieme, lavorare insieme”.

“Dalla mia "cabina di regia" – aggiunge il primo cittadino - ho vissuto e condiviso le tante difficoltà che i nostri cittadini hanno incontrato ma ho anche avuto il privilegio di capire ed osservare quanto la comunità stesse cambiando e quante nuove, inedite collaborazioni siano nate: collaborazioni tra cittadini, collaborazioni tra cittadini e ambiente, collaborazioni tra generazioni diverse, collaborazioni tra associazioni ed istituzioni. E di queste, vorrei parlare.

In Comune ci siamo ritrovati a cambiare le modalità di lavoro, ci siamo organizzati per gestire quanto di nostra competenza all'interno di questa grande organizzazione per contrastare il Covid-19; ma penso all'enorme sforzo che hanno dovuto sostenere le Misericordie e le associazioni di volontariato – conclude Neri - che hanno dovuto modificare tutti i loro protocolli di gestione sanitaria, investire in formazione, adattarsi ad una nuova modalità operativa”.