Attualità

Tomba sparita, parla il sindaco

Simona Neri interviene sul caso sollevato da un cittadino e accaduto al cimitero di Ponticino

Simona Neri sindaco di Laterina-Pergine

Sulla vicenda della tomba sparita nel cimitero di Ponticino e sollevata da un signore di Laterina che nei giorni scorsi ha scoperto che la salma del padre era stata messa in una fossa comune, interviene il sindaco di Laterina-Pergine.

Simona Neri nella sua pagina facebook - replicando al concittadino che aveva raccontato il caso in una lettera pubblicata dalla stampa - spiega come sono andati i fatti e quali sono le modalità che il Comune deve seguire in occasione della esumazione dei defunti.

“Si fa riferimento alle esumazioni di 2 anni fa, ordinate con Ordinanza del 30 ottobre 2017 dall'Amministrazione di Laterina (pre-fusione) e poi effettuate a marzo 2018 durante la gestione commissariale. Nonostante questo, mi sento di dover intervenire, anche a seguito dei commenti offensivi e delle brutte invettive, che evito di riportare, rivolte agli attuali amministratori e al personale comunale” scrive Neri in un lungo post.

“Gli avvisi dei resti mortali che saranno esumati vengono affissi fuori dei cancelli cimiteriali nelle apposite bacheche perché i parenti dei defunti possano con congruo anticipo contattare gli uffici comunali al fine di concordare le modalità di smaltimento dei resti mortali (celletta ossaria, ossario comune, cremazione). Così come previsto quindi (non solo nel nostro regolamento cimiteriale ma in generale in tutti i regolamenti cimiteriali del territorio) l'avviso per l'esumazione a cui si fa riferimento con i nominativi delle salme, fu esposto presso il cimitero di Ponticino, con contestuale pubblicazione sul sito del Comune di Laterina, e rimase in bacheca per oltre 5 mesi, a partire dal 30 ottobre 2017. Per favorirne la visibilità fu appositamente affisso prima del periodo dei Santi che tradizionalmente rappresenta il momento con maggior affluenza di visite di parenti ed amici presso i cimiteri. Dal 31/12/2017 per quelle salme previste in esumazione, d’ufficio furono cessati i contratti delle lampade votive. Pertanto, dal 01/01/2018 agli intestatari di contratti lampade votive, non è più stata fatta pervenire la tassa relativa alla luce.

A fine marzo 2018 (26 marzo) i resti mortali dei defunti furono quindi esumati e da quel momento conservati negli ossari nell'apposito deposito comunale, fino a fine anno 2018. Per i resti dei defunti per i quali non si sono avute comunicazioni, il Comune conserva infatti i resti mortali in apposite cassette ed in idonei ambienti al fine di consentire anche ad eventuali ritardatari di decidere sulla loro destinazione. Insieme ai resti mortali vengono conservate anche le foto dei defunti nell'attesa che i parenti si presentino a richiederle. Ovviamente le fotografie presenti nelle tombe vengono conservate, al pari dei resti mortali, a condizione che al momento dello smontaggio non si rompano. Infatti, i cippi funebri e le lapidi possono essere smaltiti soltanto a condizione che vengano ripuliti da scritte, lampade, fioriere e fotografie. Le foto del padre del signore (che ha sollevato la questione, ndr) si trovano attualmente presso la cappella del cimitero di Ponticino.

Trascorso un congruo periodo di conservazione però, in questo caso circa 12 mesi, qualora i parenti del defunto non si siano presentati in Comune i resti mortali debbono obbligatoriamente essere smaltiti negli ossari comunali presenti in ogni cimitero: questo – conclude il sindaco di Laterina-Pergine - è quello che si è verificato nel caso specifico e questa è la procedura che chiaramente è anche soggetta a controllo di Enti preposti. Non è consentito conservare in deposito resti mortali oltre un certo periodo di tempo”.