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Keu, sostanze inquinanti in due aree di Bucine

Le analisi dei consulenti della Dda di Firenze hanno confermato quanto ipotizzato dalle prime indagini sulla presenza dei rifiuti contaminanti

Sostanze inquinanti – tra cui il cromo – sono state rinvenute a Bucine, presso l’impianto di inerti della ditta Lerose a Levane e in un’area edificabile in cui era in corso, fino a poco tempo fa prima del sequestro, la costruzione di alcune villette

È il primo risultato delle analisi effettuate dai consulenti della Direzione distrettuale antimafia di Firenze che sta indagando da mesi sul traffico illecito di rifiuti industriali in varie zone della Toscana collegato a infiltrazioni mafiose, nell’ambito della cosiddetta “inchiesta Keu”, dal nome della sostanza di scarto delle lavorazioni delle concerie di Santa Croce sull’Arno. Le analisi disposte dalla Procura fiorentina hanno quindi dato conferma a quanto si era finora ipotizzato.

Cromo e altre sostanze chimiche indicative della presenza di Keu, usato come riempitivo in vari cantieri, sono state trovate in una decina di siti esaminati – nelle province Pisa, Lucca e Arezzo – e tra questi, appunto, nelle due aree del territorio bucinese.

I consulenti negli scorsi mesi hanno prelevato campioni dai terreni su cui si erano concentrate le indagini della Dda per verificare la presenza di sostanze chimiche: ora il rapporto con i risultati è stato consegnato agli investigatori e la relazione con l’esito delle ricerche – a quanto si apprende – è stata inviata alla Regione Toscana e ai Comuni interessati.

Per quanto riguarda Bucine il Keu è stato rinvenuto in entrambe le zone sotto la lente degli investigatori; inoltre, nell’area in costruzione è stata confermata la presenza di arsenico oltre i valori consentiti così come era stato anticipato giorni fa.

Non solo, pare siano state trovate tracce di altri metalli pesanti tra gli inerti usati per la costruzione delle fondamenti delle abitazioni, metalli che potrebbero essere scarti di lavorazioni orafe.