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Il montevarchino Don Vezio va in pensione

Per 40 anni parroco della Badia di Arezzo, tutta la città e il mondo della Giostra lo salutano con una commovente cerimonia

Questa mattina ha celebrato la sua ultima messa nella Chiesa della Badia ad Arezzo di cui è stato parroco per quaranta anni: da oggi, 1 novembre, don Vezio Soldani è in pensione.

Per salutarlo si è mobilitata tutta Arezzo: davanti al sagrato si è svolta una bellissima e commovente cerimonia cui hanno partecipato musici e sbandieratori della Giostra del Saracino, i valletti comunali e i quattro quartieri della città con i vessilli e i rettori.

Un saluto speciale per il sacerdote nato a Montevarchi - precisamente nella frazione di Rendola il 22 marzo del 1928 - che ha saputo negli anni conquistare il cuore degli aretini.

Quarto di cinque figli di una umile famiglia, Vezio si trasforma ben presto da bambino monello e scavezzacollo a adolescente serio, determinato nell'affrontare il cammino spirituale. Lascia la casa di Rendola ad undici anni per entrare nel seminario di Arezzo.

Furono anni di studio e di sacrifici che lo portarono a 23 anni, nel 1951, ad essere ordinato sacerdote.

Lasciato il Valdarno, don Vezio ha svolto la sua missione sacerdotale a Castiglion Fiorentino, in Casentino, a Poppi per approdare nel 1980 ad Arezzo alla parrocchia della Badia delle Sante Flora e Lucilla.

La vita di Don Vezio, che a Rendola molti ancora ricordano, è stata piena di soddisfazioni e caratterizzata da eventi speciali: uno per tutti l’incontro con i due Papi, Benedetto XVI e Francesco, che lo hanno ricevuto in udienza privata in occasione del suo novantesimo compleanno.