Lavoro

Crisi Bekaert, si apre uno spiraglio

L'azienda si è detta disponibile alla reindustrializzazione a patto che non siano prodotti più solo rinforzi per pneumatici. Operai di nuovo in piazza

Foto Facebook Cgil Firenze

Si apre uno spiraglio nella crisi della Bekaert, l'azienda acquisita nel 2014 da Pirelli che nei giorni scorsi è finita nella bufera dopo l'annuncio della proprietà di voler chiudere lo stabilimento di Figline Valdarno che dà lavoro a 318 lavoratori. Lavoratori che oggi sono tornati in piazza a Firenze, in piazza della Repubblica sotto la sede di Confindustria Toscana dove si è svolto un nuovo incontro tra azienda e sindacati. 

Dall'incontro è emersa l'apertura dei vertici aziendali a una reindustrializzazione dello stabilimento  a patto che chi subentra nella fabbrica diversifichi la produzione e non continui a realizzare ''steel cord'', la cordicella metallica di rinforzo per gli pneumatici. Lo hanno riferito i sindacati.  I rappresentanti della multinazionale , hanno detto, si sono dichiarati disponibili ad allungare i tempi della dismissione del sito per poter sondare nuovi scenari per il futuro della Bekaert e per poter attivare gli ammortizzatori sociali per i 318 operai. 

Ora c'è attesa per il nuovo incontro che si svolgerà domani pomeriggio al Mise