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“Rifiuti urbani, Podere Rota chiude a fine anno”

La Commissione regionale ambiente approva la mozione del M5S, ma la questione dello smaltimento del materiale speciale resta aperta

La discarica di Podere Rota a Terranuova

La discarica di Terranuova chiuderà alla fine di questo anno. Almeno per quanto riguarda l’attività di smaltimento dei rifiuti urbani. La commissione regionale Ambiente – guidata da Lucia De Robertis – stamani ha votato a maggioranza la mozione presentata dal Movimento 5 stelle, illustrata da Silvia Noferi, e sottoscritta anche da consiglieri del gruppo Pd per la chiusura al 31 dicembre 2021 dell’impianto di smaltimento di rifiuti di Podere Rota così come già “stabilito dalla delibera di Giunta numero 485 del 25 giugno 2013”.

La posizione della commissione è relativa – ovviamente - a quanto di sua competenza, ovvero il trattamento dei rifiuti urbani: non le compete – e quindi non può esprimersi a riguardo – il tema dello smaltimento dei rifiuti speciali, attività per la quale la società Csai, che gestisce l’impianto, ha presentato alla Regione richiesta di ampliamento.

Come spiegato dalla stessa presidente della commissione l’atto è “perfettamente in linea con volontà già espresse dal Consiglio regionale e ribadite dall’assessore Monia Monni in una recente comunicazione”. “Voglio sottolineare – ha proseguito De Robertis in sede di dibattito – la terzietà dei consiglieri regionali rispetto a procedimenti amministrativi su cui non si può e non si deve intervenire. Su ciò che è di nostra stretta competenza, e quindi sui rifiuti urbani, il pensiero della Commissione, dell’Aula e della Giunta è chiaro. Su ciò che esula dalle nostre prerogative, e cioè quanto ha a che fare con i rifiuti speciali, attendiamo l’esito degli uffici competenti”.

In pratica De Robertis ha confermato quanto già detto nelle scorse settimane dall’assessore regionale all’ambiente Monia Monni alla delegazione del consiglio comunale di San Giovanni (vedi articolo collegato).

L’approvazione della mozione è stata accolta con soddisfazione dal M5S che l’aveva presentata. “Un importante risultato che viene dalla grande mobilitazione del territorio” dicono le Consigliere regionali del Movimento 5 Stelle, Irene Galletti e Silvia Noferi.

“La vicenda della discarica di Podere Rota - osservano - sembra avviarsi alla conclusione. È stata approvata stamani una mozione, che ripercorrendo le ultime fasi della mobilitazione di quasi tutto il Valdarno contro l’ampliamento della discarica, termina con un semplice quanto mai chiaro dispositivo: l’Impegno per la Giunta Regionale ad attivarsi per rendere improrogabile la data prevista per la chiusura della Discarica di Podere Rota al 31 settembre 2021, secondo quanto previsto dalla delibera di Giunta Regionale”

“Questo importante risultato – concludono le consigliere pentastellate - dovrà ora essere messo in pratica e noi del Movimento 5 Stelle vigileremo affinché si passi dalle parole ai fatti e le discariche non vengano chiuse per i rifiuti urbani semplicemente trasformandole in discariche per rifiuti speciali”

Per nulla soddisfatti invece gli esponenti di Fratelli d’Italia il consigliere regionale Fdi e vice presidente della commissione Ambiente e Territorio Alessandro Capecchi e il consigliere Gabriele Veneri: “Inutile aver votato la mozione dei 5 Stelle su Podere Rota, una mozione farlocca che Fratelli d’Italia si è astenuta dal votare poiché si parla solo di chiudere la discarica - e ci mancherebbe non volerla chiudere - ma non si parla di volerne limitare l’ampliamento. I 5 Stelle si sono accorti di Podere Rota solo in tempo di campagna elettorale ma senza voler approfondire bene la questione". 

"Da febbraio Fratelli d’Italia invece ha dato battaglia su tutti fronti per far sì che Podere Rota venga chiusa e non venga nemmeno ampliata. La vera battaglia ora è dire 'no' all'ampliamento di Podere Rota e il consiglio regionale ha tutte le carte in regola per poter dire la sua” concludono Capecchi e Veneri. “Quella di Pd e 5stelle è una mozione bandiera. Dicono pubblicamente che chiuderanno Podere Rota ma praticamente lasciano la strada aperta per l'ampliamento per i rifiuti speciali”.