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Una delegazione russa per Nicolai, Ivan e Surinen

Una manciata di terra di Pian d’Albero sarà raccolta e portata in Russia, dove è in corso la costruzione della Basilica Generale delle Forze Armate di Russia

La lapide di Sant'Andrea in ricordo della strage

Alcuni caduti sono rimasti ignoti. Altri sono celebrati da eroi, comead esempio Nicolaj Bujanov, caduto nei boschi di Secciano, mentre, da solo, affrontava con il suo mitragliatore delle truppe della Wermacht. Comunque sia la memora dei soldati russi morti in Valdarno durante la lotta partigiana non si è ancora spenta.

Nella strage compiuta il 20 giugno 1944 a Pian d’Albero persero la vita quattro soldati russi, tutti ex prigionieri di guerra, che facevano parte della compagnia partigiana "Faliero Pucci". Questi i nomi dei tre militari con la stella rossa ai quali fu possibile dare un nome e un cognome: Surien Kirikoizia , Ivan Jegorof , Nicolai Busanov. Fra i militari trucidati c’era anche un soldato russo il cui nome è rimasto ignoto.

Per rendere omaggio ai caduti russi in Valdarno il 14 dicembre, alle ore 11, una delegazione del Consolato e della Federazione Russa in Italia visiterà il monumento di Sant'Andrea (che si trova lungo la strada che da Figline porta a Greve in Chianti) per commemorare, insieme alla Sindaca Mugnai e all'Amministrazione comunale, i soldati russi caduti a Pian d'Albero.

La commemorazione prevede la deposizione di una corona, dei brevi interventi e una doppia cerimonia di benedizione, con rito sia cattolico che ortodosso.

Inoltre, la stessa delegazione salirà su una jeep del GAIB per raggiungere anche il casolare di Pian d'Albero per prelevare un manciata di terra per portarli, insieme ad altri campioni di terreno prelevati in altri luoghi in cui i soldati sovietici ha perso la vita per portarli in Russia, dove è in corso la costruzione della Basilica Generale delle Forze Armate di Russia.