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“Serristori, l’opposizione vuole rissa politica”

Consiglio comunale: le forze di governo contestano alla minoranza di non aver votato il documento per la riapertura immediata del pronto soccorso

L'ospedale Serristori di Figline

Le forze di maggioranza hanno presentato nell’ultimo consiglio comunale di Figline-Incisa un documento per chiedere la riapertura immediata del pronto soccorso e degli altri servizi dell’ospedale Serristori. Emendamento che l’opposizione non ha votato.

La decisione dei gruppi di minoranza ha provocato la dura reazione dei partiti di governo della cittadina che in una nota hanno affermato: "Questa opposizione cerca la rissa politica anziché la salvaguardia del Serristori".

“Le opposizioni presenti in Consiglio rifiutano qualsiasi tipo di dialogo negando l'emendamento. Nel documento – spiegano Umberto Ciucchi, Laura Orpelli, Silvia Lapi rispettivamente capigruppo di “Per Figline-Incisa in Azione”, Pd e “Italia in Comune” - era ben specificata la ferma presa di posizione della maggioranza riguardo alla ripartenza dei servizi sanitari del Serristori, con anche il riferimento ai prossimi interventi messi in campo dalla Comunità europea e dal Governo nazionale per la ripresa del "sistema Italia".

“A questo proposito, infatti, la missione 6 del PNRR, relativa al "potenziamento dell'assistenza sanitaria e della rete sanitaria territoriale", fa esplicito riferimento ad una riforma che persegue una nuova strategia sanitaria sostenuta dalla definizione di un adeguato assetto organizzativo, che consenta al Paese la possibilità di conseguire standard qualitativi di cura adeguati".

"In questo contesto generale, la maggioranza consiliare – spiegano i tre capigruppo -, insieme all'amministrazione comunale, sta chiedendo la riapertura dei servizi ospedalieri e territoriali, facendo una battaglia quotidiana per far sì che vengano date risposte sui servizi erogati presso il Serristori e i distretti, sui medici di famiglia, che sono ancora in sofferenza per la sostituzione non ancora avvenuta, e sulla guardia medica. L' amministrazione di Figline-Incisa, insieme ai gruppi politici, sta inoltre facendo un percorso di ascolto e di confronto con le parti sociali, con gli operatori e le associazioni del territorio che si occupano di sanità. Tutto ciò per raccogliere la voce e le sollecitazioni di tutta la nostra comunità da riportare con fermezza al tavolo aperto con la Regione e la Asl”.

“Il territorio e i cittadini avrebbero bisogno di coesione per avere più forza nell'ottenere risposte in ambito sanitario. Ci sarebbe bisogno di maggior senso di responsabilità da parte di certe forze politiche, soprattutto quando il tema riguarda la salute pubblica. E invece – concludono Ciucchi, Orpelli e Lapi - anche su una questione a cui tutti teniamo, in una lotta che dovremmo fare tutti insieme, senza sventolare né vessilli né colori politici, le opposizioni del nostro comune presenti  in Consiglio Comunale hanno addirittura rifiutato un emendamento che chiede in maniera chiara la riapertura del Pronto Soccorso”.