Attualità

Scatta l'ordinanza per limitare l'uso dell'acqua

Riguarda tutta la risorsa potebile, compresa quella dei fontanelli pubblici, che può essere usata solamente per esigente igieniche e domestiche

Scatterà dal 1° luglio il divieto di utilizzare acqua potabile, compresa quella dei fontanelli pubblici, per esigenze diverse da quelle igieniche e domestiche.

Fino al 31 agosto non sarà quindi possibile usare acqua proveniente da acquedotti urbani e rurali per: innaffiare orti e giardini superiori a 500 mq (per quelli di grandezza inferiore, è necessario invece installare sistemi di automazione e sensori per limitare gli sprechi); lavare automezzi e veicoli; riempire piscine e vasche private; innaffiare vasi e fiori nei cimiteri pubblici e privati; alimentare gli impianti di climatizzazione; lavare le fosse biologiche; innaffiare e irrigare superfici adibite ad attività sportive.

Restano esclusi dall’ordinanza gli utilizzi necessari al funzionamento di imprese e aziende. Le violazioni saranno punite dalla Polizia municipale, con sanzione amministrativa compresa tra 100 e 500 euro.

Il provvedimento, richiesto dall’Autorità Idrica della Toscana a tutti i Comuni della Regione, è causato dalla necessità di tutelare le riserve idropotabili a disposizione per l’approvvigionamento del periodo estivo, reso particolarmente critico dall’aumento delle temperature, dalla scarsità delle precipitazioni e dai consumi per attività turistiche e irrigue.