“La cassa di espansione Pizziconi Uno, che ha uno sfioratore fisso, ha aiutato in modo parziale, però ha impedito che ci fossero danni ancora più gravi”.
Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha spiegato il mancato funzionamento a pieno regime della Cassa di Espansione già realizzata a Matassino, in riva destra dell’Arno, in occasione della piena del 17 novembre.
“Invece la cassa di espansione Pizziconi Due, che sarà realizzata a febbraio 2020, con un costo di una ventina di milioni – ha aggiunto il presidente - avrà le cataratte e questa funzionerà riempiendo sia la cassa di Pizziconi uno sia quella di Pizziconi due”
“Tuttavia – ha specificato Rossi - bisogna essere chiari: per risolvere il problema di Figline bisogna appaltare la cassa di espansione di Restone, in riva sinistra, che avrà un costo di altri 30 milioni. Però i soldi ci sono ed è già tutto finanziato”
Il presidente della Regione, nel corso della sua visita a Figline, ha incontrato anche i cittadini di via Arno che hanno subito danni dai recenti allagamenti
“Si parla giustamente di allagamenti, esondazioni e disagi, ma non di alluvioni - ha specificato Rossi - Anche perché qui, come detto, alcuni lavori sono stati fatti”
Si calcola che gli allagamenti del 17 novembre abbiano provocato a Figline danni per circa ottantamila euro.