Bandiere arcobaleno sui due palazzi comunali di Incisa e di Figline e poi un’ampia selezione di libri in biblioteca: il Comune di Figline e Incisa Valdarno aderisce così alle celebrazioni per la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, l’iniziativa che il 17 maggio di ogni anno promuove in tutto il mondo eventi di sensibilizzazione e contrasto alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Così per tutto il giorno la bandiera arcobaleno, simbolo della comunità internazionale LGBTQ+, resterà issata sulla facciata dei palazzi municipali di Figline e di Incisa per celebrare la diversità. LGBTQ+ è un acronimo utilizzato per far riferimento alle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e, più in generale, a tutte quelle persone che non si sentono pienamente rappresentate sotto l'etichetta di donna o uomo eterosessuale.
Nelle biblioteche comunali Ficino di Figline e Rovai di Incisa è stato poi allestito uno scaffale tematico (a cura del personale bibliotecario) sul quale i lettori troveranno alcuni dei testi che hanno saputo raccontare meglio i temi dell’omosessualità, bisessualità e transessualità, in letteratura e nell’analisi saggistica. Tra i titoli proposti, “Chiamami col tuo nome” di André Aciman, romanzo dal quale nel 2017 è stato tratto il fortunato film omonimo di Luca Guadagnino (anch’esso presente nello scaffale), “Febbre” di Jonathan Bazzi, finalista all’ultimo Premio Strega, e grandi classici come “La morte a Venezia” di Thomas Mann (presente anche il film di Luchino Visconti tratto dal libro), “Ragazzi di vita” di Pier Paolo Pasolini, “Troppi paradisi” di Walter Siti e “Tutto su mia madre” di Pedro Almodóvar. Tra i saggi, due recenti volumi che trattano il fenomeno in Italia come “Generazione arcobaleno” di Micaela Ghisleni e “Caccia all’omo” di Simone Alliva.
“Oggi, in occasione della Giornata mondiale contro l’omobitransfobia, abbiamo voluto affiggere su entrambi i municipi una bandiera arcobaleno, simbolo del movimento per il riconoscimento dei diritti di una fetta di popolazione troppo a lungo ignorata - ha detto la sindaca Giulia Mugnai - In questi giorni in cui si parla tanto di ddl Zan (e dei tentativi di bloccarlo), io e tutta l’Amministrazione comunale pensiamo sia fondamentale puntare i riflettori sulle discriminazioni e sulle violenze legate a identità di genere e orientamento sessuale e promuovere, invece, la cultura del rispetto e dell’inclusione. Vi invito, quindi, a recarvi nelle nostre biblioteche comunali, dove sono disponibili interessanti letture a tema, in appositi scaffali tematici, pronti ad esser presi in prestito e ad offrire validi spunti di riflessione”.