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Mense, cambiano le tariffe ma da settembre

Variazioni per caro vita e adeguamenti Istat. L’Amministrazione ha stanziato 50mila euro per non gravare sulle famiglie nell'anno scolastico in corso

50mila euro per evitare, nell’anno scolastico in corso, i rincari della mensa scolastica, dovuti al caro energia, all’aumento dei prezzi delle derrate alimentari e alla variazione dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo (+11,5%). È quanto stabilito dall’Amministrazione comunale nelle scorse settimane, in seguito alla richiesta di revisione periodica del prezzo del pasto da parte del concessionario del servizio (Elior), che ha comportato anche l’approvazione delle nuove tariffe per l’anno scolastico 2023/24.

Confermate, invece, le 11 fasce ISEE: così facendo gli aumenti oscilleranno da un minimo di 0,27 euro per la fascia fino a 7.500 euro a un massimo di 0,57 euro per i redditi oltre i 50mila euro.

Azzerati, invece, gli aumenti del servizio ristorazione scolastica per gli iscritti ai nidi, in particolare per ISEE fino a 35mila euro, che avranno il costo del pasto incorporato nella tariffa nido e, quindi, potranno ottenere il rimborso del 100% di mensa e iscrizione, accedendo sia al bonus INPS che alla misura Nidi gratis della Regione Toscana.

PROGETTI – Intanto, proseguono i progetti di educazione alimentare, in collaborazione con Elior. Proprio ieri, infatti, la Commissione mensa (composta da Amministrazione comunale, insegnanti, genitori, Elior, una nutrizionista) si è riunita in municipio a Figline per parlare anche dei progetti antispreco già in corso nei refettori comunali. Si è parlato, per esempio, della possibilità di organizzazione una giornata di educazione alimentare basati sulla “cucina del riuso” e “ricette di recupero”.ricette di recupero”.