Politica

Coronavirus, niente politica in consiglio comunale

Nella seduta di oggi deciso all’unanimità di affrontare solo atti amministrativi per favorire un clima di coesione tra i partiti in un momento delicato

La nota sulla decisione presa all'unanimità per parlare in consiglio comunale solo di atti amministrativi

Niente discussione politica, solo atti amministrativi.Il Coronavirus ha effetti anche sulla politica valdarnese. Stavolta però non si tratta di prevenzione, ma di una scelta presa nel rispetto della situazione e del clima che si sono creati a seguito delle notizie sulla diffusione del virus.

In occasione della seduta di oggi pomeriggio del consiglio comunale di Figline-Incisa, è stata perciò presa unanimemente la decisione di rinviare mozioni e interrogazioni “per favorire la coesione tra le forze politiche”. Nel documento sottoscritto da tutte le forze del parlamentino di Figline si legge che la decisione di “rinviare la discussione politica al prossimo consiglio comunale” è stata presa dalla conferenza dei capigruppo, dal sindaco Giulia Mugnai, dal presidente e dal vicepresidente del consiglio comunale – rispettivamente Silvia Fossati e Costantino Ciari - “per favorire un clima di coesione e coordinamento tra tutte le forze politiche sul Coronavirus”.

Pertanto, nella seduta di oggi si è deciso “di discutere solo gli atti amministrativi per evitare divisioni politiche in un periodo in cui tutti sono concentrati sulla salute dei cittadini. Con un senso di responsabilità trasversale – si legge nella nota - il consiglio comunale ha ritenuto più utile unire le forze nelle attività di informazione e prevenzione del virus, evitando discussioni politiche in un momento delicato”.

Inoltre, “dal consiglio comunale è arrivato anche l’invito ad utilizzare i canali di informazione istituzionali in modo da evitare un clima di psicosi collettiva, ritenuto fuori luogo e pericoloso per la prevenzione e la corretta e serena gestione del momento”. Il comunicato del Comune di Figline-Incisa si chiude con “un ringraziamento agli operatori sanitari e a tutti coloro che ogni giorno si impegnano nella gestione operativa e logistica delle situazioni connesse al Coronavirus”.