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Vittorio e le opere di Bonechi, fatta la donazione

Cinque opere importanti dell’artista prematuramente scomparso ora sono patrimonio del Comune. I quadri la scultura raccolti nel Palazzo Pretorio

Vittorio Casucci

Sono già nella disponibilità del Comune di Figline e Incisa la cinque opere di Lorenzo Bonechi che sono state donate all’Amministrazione municipale da Vittorio Casucci, noto dirigente sportivo ed esperto collezionista.

Tra gli artisti più amati e anche acquistati da Casucci figurava anche il suo concittadino Lorenzo Bonechi chiamato “Bibo” dagli amici. Il pittore nato a Figline Valdarno morì improvvisamente, per un malore, il 23 novembre 1994, a soli trentanove anni. Ma in pochi anni di attività aveva raggiunto una buona fama internazionale.

Nel frattempo Vittorio Casucci non si era lasciato sfuggire l’occasione di arricchire la sua collezione privata con opere realizzate dal quel giovane artista emergente. Opere che - soprattutto dopo la prematura scomparsa di Bonechi – hanno raggiunto una discreta quotazione sul mercato delle opere d’arte. Tanto che il valore commerciale delle opere donate gratuitamente dalla famiglia Casucci al Comune di Figline Incisa, adesso supera abbondantemente le 50.000 euro.

La prima e forse la più importante opera finita al Comune, è una scultura in bronzo (dimensioni: 76x33x60) raffigurante San Michele, realizzata da Lorenzo Bonechi, due anni prima della sua scomparsa, nella fonderia Mariani di Pietrasanta.

Le altre quattro opere che sono state donate all’Amministrazione pubblica sono classificate come olio su tela. La più importante tra queste è sicuramente "Sacrificio Cena Emmaus"(100x150) realizzata dal Lorenzo Bonechi nel 1974. Dello stesso periodo anche l’olio su tela “Natura morta” (50x75). Un’altra opera, dipinta nel 1977, tratta uno dei temi pittorici cari a Lorenzo: gli indiani d’America. L’opera “Figura di Pellirossa” (39x32) fa parte della donazione Casucci insieme a “Figura di Piro” olio su tela (75x95) reintelato.

Nell’atto di donazione appena concluso da Vittorio Casucci e dalla moglie Deanna sono state inserite alcune condizioni esplicitamente richieste da donatori: il divieto di successiva alienazione o donazione a terzi e poi l’obbligo di esposizione in luogo aperto al pubblico con visibilità gratuita delle opere. Per il momento le opere sono state raccolte a Palazzo Pretorio in attesa della definitiva destinazione per essere visibili al pubblico.