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Una via per padre Zurlo, i partiti votano tutti sì

Il frate francescano scomparso nel novembre 2020 fu il fondatore del gruppo Sbandieratori. La proposta avanzata da FdI è stata approvata all’unanimità

Padre Ermenegildo Zurlo alla festa degli Sandieratori

Il Consiglio Comunale di Figline e Incisa ha approvato all’unanimità la mozione riguardante la dedica di una via o una piazza a Padre Ermenegildo Zurlo, fondatore degli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentini. La richiesta era arrivata nell’aula consiliare grazie ad un documento presentato dalla capogruppo di Fratelli d’Italia Giorgia Arcamone.

“Si tratta un riconoscimento importante per chi ha dato vita a una delle realtà più attive del nostro Comune e che ha fatto conoscere la nostra tradizione nel mondo” ha commentato Enrico Venturi, responsabile locale di FdI, al termine dell’approvazione del documento, giunta con l’unanimità dei voti.

Per questo motivo da parte di Fratelli d’Italia è arrivato anche il ringraziamento “a tutte le forze di maggioranza e opposizione che hanno sostenuto e approvato la nostra mozione” oltre al ringraziamento riservato al consigliere comunale Giorgia Arcamone “per il risultato raggiunto”.

Padre Ermenegildo Zurlo è morto nel novembre scorso all’età di 92 anni. Il frate francescano 55 anni fa ebbe l’idea - insieme al professor Dini e all’architetto Mini – di dar vita ad un gruppo di sbandieratori. All’epoca padre Ermenegildo Zurlo alternava il saio alla tipica tuta azzurra degli insegnanti di educazione fisica, ruolo che svolgeva all’istituto Marsilio Ficino. I primi allenamenti iniziarono proprio dall’istituto dei frati francescani. Da lì, sfruttando i pochi finanziamenti del comune di Figline e della Proloco di Incisa furono acquistati i primi tre costumi. Gli altri di volta in volta venivano affittati alla sartoria teatrale di Firenze.

Il nome del gruppo “Borghi e Sestieri Fiorentini” venne scelto dopo attenti studi: Figline, Incisa e Reggello erano Borghi di Firenze; Incisa e Figline nel 1296 appartenevano al Sesto di San Pietro a Scheraggio ed al Sesto di Borgo, in seguito Quartiere di Santa Croce. Il primo stendardo prescelto fu il giglio rosso in campo bianco con la scritta “Florentia”.