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“Soldi pubblici per reindustrializzare Figline”

Dopo l’incontro di oggi in Regione, è stata lanciata una proposta dal sindacato Cgil Fiom per salvare i lavoratori che sono ancora dentro Bekaert

Calosi alla manifestazione per Bekaert

Si è tenuto oggi in Regione Toscana l'incontro per la Bekaert di Figline Valdarno a cui hanno partecipato le Organizzazioni Sindacali e la Regione Toscana. Durante l'incontro sono state affrontate le tematiche legate alle difficoltà incontrate dal processo di reindustrializzazione e come poter richiedere ulteriori ammortizzatori sociali che aiutino a trovare una soluzione per tutti i lavoratori della Bekaert.

“Come Fiom abbiamo ribadito le condizioni a nostro avviso necessarie per arrivare ad un accordo sulla reindustrializzazione – ha commentato Daniele Calosi, segretario generale della Fiom Cgil di Firenze - In particolare, come avevamo già scritto in una Pec che abbiamo inviato a tutte le Istituzioni, inclusi i ministri competenti, chiediamo che chi reindustrializza, se usufruisce di finanziamenti pubblici, dentro o fuori dallo stabilimento di Figline, si impegni a trovare una soluzione per tutti e che non possa decidere arbitrariamente del futuro dei lavoratori ancora dentro Bekaert”.

“Per riuscirci – aggiunge Calosi - è necessario avere tempo ed utilizzare ammortizzatori sociali, anche applicabili automaticamente o attraverso il blocco dei licenziamenti, che superino l'accordo sui licenziamenti del 24 febbraio che come Fiom non firmammo. Bene che la Regione abbia riconosciuto la necessità di ricercare la piena occupazione ed utilizzare gli ammortizzatori sociali per andare oltre la data prevista per i licenziamenti. Abbiamo sempre meno tempo, dobbiamo trovarlo”.