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Serristori, proposta Pci alla sinistra valdarnese

Il Partito comunista va all’attacco della Regione Toscana e apre al confronto “per una lotta unitaria” sulla sanità e sull’ ospedale di Figline

La manifestazione per il Serristori

Il Pci ritiene sbagliate le scelte di politica sanitaria adottate dalla Regione Toscana in ordine all'Ospedale Serristori “Scelte assunte in coerenza con quanto da circa vent'anni si sta perseguendo: il ridimensionamento dell'Ospedale, se non addirittura la sua cancellazione” afferma una nota firmata da responsabili della Federazione Fiorentina e della Sezione del Valdarno Fiorentino del Partito Comunista Italiano.

“In piena fase di recrudescenza del contagio all'Ospedale Serristori l'Azienda USL ha dismesso il reparto filtro di otto posti letto in cui venivano effettuati i tamponi ai pazienti in ingresso, reparto che era poi “l’avanzo" di ventitré posti letto di Medicina A. La Regione Toscana non dice che tutti quei ventitré posti letto di Medicina sono stati di fatto cancellati e che parte del personale infermieristico addetto è stato trasferito a Ponte a Niccheri, mentre al Serristori non è stata indirizzata nessuna nuova assunzione sostitutiva, resa facilmente possibile attingendo dalla graduatoria ancora aperta dell'ultimo concorso”.

“Il PD, come al solito, continua la sua politica di depotenziamento dei servizi sanitari periferici pubblici, obbligando così i cittadini a ricorrere all'offerta delle strutture private. Il Partito Comunista Italiano propone alle forze della Sinistra valdarnese d'opposizione di aprire un confronto, consapevole della necessità di una lotta unitaria tra le forze politiche e sociali che hanno a cuore la sanità pubblica. A tal proposito nei prossimi giorni si darà luogo a una iniziativa in tal senso”.