Attualità

Scatta l’ordine di fare i lavori ai “Combattenti”

Il Comune ha preso dei provvedimenti ufficiali per ottenere “il ripristino del decoro” del caratteristico immobile che ospita la Casa del Combattente

La Casa del Combattente a Figline detta "I Combattenti"

Tecnicamente si tratta di una ordinanza, emessa dal Comune di Figline e Incisa “Per il ripristino del decoro dei prospetti su pubblica via dell'edificio denominato La Casa del Combattente situato in via Frittelli, angolo via Egisto Sarri, “Con valutazione specialistica delle generali condizioni di stabilità del rivestimento lapideo di facciata”. In altre parole l’Amministrazione comunale, tramite il servizio pianificazione urbanistica e ambiente, ordina ai proprietari del caratteristico immobile figlinese, tradizionalmente chiamato “I CombattentiI” (un edificio che tra l’altro è soggetto alla tutela e disciplina del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) tutta una serie di lavori, che finora non sono stati compiuti, nonostante il preavviso già inviato agli stessi proprietari nell’agosto del 2019.

Ma a chi si rivolge il Comune quando notifica questi atti amministrativi che riguardano la Casa del Combattente? Nella documentazione ufficiale c’è scritto che finora i provvedimenti sono stati inviati all’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci con sede a Roma e anche all’Associazione Nazionale Fra Mutilati ed Invalidi di Guerra, anch’essa con sede a Roma.

Ora, visto che dalla Capitale non sono stati presi i provvedimenti sollecitati dal Comune, l’Amministrazione municipale di Figline e Incisa ha ordinato “ai soggetti obbligati” di eseguire una serie di lavori, concentrati in 6 punti, così elencati: 1) Verificare l’eventuale accumulo di guano dovuto all’ingresso e permanenza di volatili all’interno degli ambienti interni predisponendo, nel caso, un programma di rimozione dello stesso con sanificazione dei locali mediante ditta specializzata, che dovrà occuparsi anche dello smaltimento del rifiuto speciale; 2) Riparare e nell’impossibilità sostituire l’infisso della finestra della torretta fortemente deteriorato con vetro rotto; 3) Riparazione del vetro parzialmente rotto sul lato destro del fabbricato, lato via Egisto Sarri; 4) Predisporre e depositare, entro 60 giorni dalla notifica, una perizia tecnica redatta da professionista/i abilitato/i per la valutazione delle generali condizioni di stabilità degli elementi di facciata prospicienti spazi pubblici; 5) Provvedere all’avvio, entro 90 giorni, degli interventi di ripristino della facciata oltre quelli finalizzati ad eliminare le eventuali condizioni di pericolo emergenti dalla perizia; 6) Comunicare al Servizio pianificazione urbanistica e ambiente gli esiti degli accertamenti, oltre la data di avvio e di ultimazione dei lavori.