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San Francesco, il vescovo nella chiesa di Figline

In occasione della festa liturgica del santo di Assisi monsignor Mario Meini ha celebrato la messa nel luogo francescano caro alla popolazione locale

Il vescovo Meini con la statua di San Francesco a Figline

Il vescovo di Fiesole, monsignor Mario Meini, ha scelto questa mattina la Chiesa di San Francesco a Figline per celebrare la funzione religiosa in occasione della festa liturgica per il santo di Assisi. Alla messa, che si è svolta con il distanziamento imposto dalla normativa anti contagio, hanno preso parte anche le autorità civili e militari. Una scelta, quella del vescovo Meini, che in qualche modo premia lo stretto legame che la città di Figline ha sempre avuto con patrono d’Italia. Un legame testimoniato dalla storica presenza dei francescani all’interno della cinta muraria. Tra l’altro, stando alla leggenda, in questi giorni la devozione popolare fa risalire a ottocento anni fa il passaggio, proprio dal questi luoghi, del poverello di Assisi. Se di questa presenza del Santo mancano i documenti ufficiali, è ampiamente documentata l’attività dei frati francescani a Figline. Un’attività molteplice che spiega l’attaccamento che i figlinesi hanno sempre mostrato non solo al convento e alla chiesa gestita dai confratelli francescani.

In questi giorni il ricordo odierno del Santo di Assisi assume un valore particolare che va anche oltre la semplice celebrazione liturgica. Non sfugge il fatto che proprio nella ricorrenza della morte di san Francesco il Papa che non ha caso ha scelto il suo nome per svolgere il suo pontificato, ha firmato sulla cripta del Sacro Convento di Assisi, dove riposano le spoglie mortali del Santo, la sua terza Enciclica, “Fratelli tutti”, dedicata alla fraternità e all’amicizia sociale. Un’Enciclica che prende il suo nome dalle parole scritte da san Francesco quanto ami attuale in questo periodo storico in cui il mondo intero deve affrontare la prima devastante pandemia del terzo millennio.