Attualità

Ripartiti i nidi comunali liste di attesa azzerate

I “posti bambino a disposizione” sono complessivamente 122 e sono rimaste invariate sia le tariffe di iscrizione che quelle relative al servizio mensa

Asilo nido (foto di repertorio)

Ad una settimana dalla ripartenza dei nidi comunali l’Amministrazione municipale fa il punto della situazione, a cominciare dalle tariffe servizi bloccate e costi aggiuntivi (causa emergenza sanitaria in corso) a carico del Comune. L’riorganizzazione dei turni, degli orari e in generale del personale è dovuta - oltre alle esigenze educative - anche alle necessità di sanificazione, di pulizia costante (di ambienti, superfici, giochi e attrezzature) e di filtraggio all’ingresso (con accoglienza e firma del patto di corresponsabilità tra genitori e nidi).

Inoltre, l’orario di apertura copre anche le ore pomeridiane, con mensa, merenda e riposo, e ad ogni educatrice vengono forniti tutti i presidi più idonei a garantire che le attività si svolgano in sicurezza, e cioè le mascherine Fpp2, da indossare per tutta la giornata lavorativa, e le visiere, i guanti e i camici monouso per il momento del cambio.

Quanto al servizio offerto alle famiglie, sono rimaste invariate sia le tariffe di iscrizione (grazie ad un investimento che al momento si aggira intorno ai 100mila euro, per personale, lavori, arredi, dpi e sanificazione) che il servizio mensa (grazie ad un investimento di 130mila euro, che copre i costi dovuti all’emergenza Covid anche per gli altri ordini scolastici) con l’unica eccezione del pasto per il personale educativo che non pranza più insieme ai bambini. Sono in linea con gli anni passati, inoltre, anche i numeri di posti bambino a disposizione (122 in tutto) nei nidi “La Girandola”, “Il trenino” e “Chicchirullò”, e le 57 nuove iscrizioni totali registrate “che ci hanno permesso di azzerare completamente le liste di attesa dei residenti e di accogliere anche delle richieste arrivate dai non residenti - commenta la sindaca Mugnai – Un segnale di grande fiducia nei confronti dei servizi educativi comunali, dunque, che non può che farci piacere”.