Attualità

Ricordo pubblico per l’eccidio di Pian d’Albero

Dopo le celebrazioni ristrette dello scorso anno, oggi i cittadini sono tornati a Sant’Andrea per onorare le vittime della strage nazifascista

La sindaca Mugnai al monumento di Sant'Andrea

Per evitare assembramenti il 77° anniversario dell’eccidio di Pian d’Albero è stato celebrato oggi in due momenti: il primo, in forma ristretta, davanti al casolare Cavicchi; il secondo a Sant’Andrea di Campiglia, con accesso libero. Così, dopo le celebrazioni a porte chiuse dello scorso anno (che avevano visto la partecipazione solo delle Istituzioni di Figline e Incisa Valdarno, dei Comuni limitrofi e della Città Metropolitana di Firenze) questa domenica i cittadini sono tornati ad onorare le vittime di Pian d’Albero

A Pian d’Albero una ristretta delegazione istituzionale (Amministrazione comunale, Presidente del Consiglio comunale, associazioni combattentistiche, Anpi e famiglia Cavicchi, rappresentata da Giuseppina Cavicchi e da sua figlia Cristina) si è recata davanti al casolare, dove trovarono rifugio oltre 30 partigiani che, colti di sorpresa dalle truppe nazifasciste, vennero catturati e uccisi la mattina del 20 giugno 1944.

A Sant’Andrea in Campiglia si è poi svolta la celebrazione religiosa e la cerimonia aperta al pubblico con il distanziamento interpersonale e l’obbligo di mascherina. Sono intervenuti; la Presidente del Consiglio comunale di Figline Incisa, Silvia Fossati, poi la Sindaca Giulia Mugnai, il Presidente Anpi - sezione Aronne Cavicchi, Cristoforo Ciracì e l’assessore ai rapporti con la Città Metropolitana del Comune di Firenze, Alessandro Martini.