Attualità

Quel prete eroe, medaglia d’oro della resistenza

Don Giovanni Fondelli offrì la sua vita per salvare quella dei suoi parrocchiani. Finì trucidato dai tedeschi insieme ad altri novantadue uomini

La lapide di Palazzo Pretorio che ricorda don Fondelli

Era nato a Figline Valdarno, fu parroco di Meleto finché la sua vita non venne troncata delle truppe tedesche della Fallschirm Panzer Division 1 "Hermann Göring". Era 4 luglio del 1944 e don Giovanni Fondelli tentò di offrire la sua vita in cambio di quella dei suoi parrocchiani. I tedeschi risposero nel modo più brutale. Don Giovanni venne ucciso, insieme agli novantadue uomini a cui aveva cercato inutilmente di salvare la vita. Per questo motivo il suo nome accompagna quello delle altre vittime dell’eccedio ricordate nella lapide di Palazzo Pretorio a Figline. A Meleto una targa in marmo lo ricorda così: “ll 4 luglio 1944, mietuto dalla ferocia teutonica con altre 96 vittime da lui confortate e coi carismi della fede, compiva il suo eroico sacrificio il figlinese don Giovanni Fondelli, da 19 anni parroco zelante di Meleto, fulgido esempio di vero amore a Dio ed alla patria. Vescovo e clero fiesolano ammirati”

Il 25 giugno 1990 don Giovanni Fondelli venne insignito di medaglia d'oro al valor militare alla memoria, con questa motivazione: “Sacerdote, animato da purissimi sentimenti di italianità, ligio alle leggi dell’onore, non esitava a svolgere opera di ardente apostolato fra i suoi parrocchiani ed i militari sbandati. Il 4 luglio 1944, intuendo che parecchi suoi fedeli dovevano essere fucilati dai tedeschi per rappresaglia, si recava sul luogo del supplizio chiedendo di essere fucilato al posto dei condannati. Incitato e sollecitato ad allontanarsi, opponeva netto rifiuto e, incurante del rischio, si univa ai condannati cadendo con essi trucidato”.