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Medici, la preoccupazione del sindacato pensionati

La situazione che si è determinata a Figline con il pensionamento di tre dottori è stata oggetto di una nota congiunta diffusa da Spi Cgil e Fnp Cisl

Moreno Razzolini (segretario Spi Cgil Valdarno Fiorentino) insieme a Lorenzo Pagin (Fnp Cisl Valdarno Valdisieve) hanno diffuso una nota congiunta che prende in esame quanto è successo nei giorni scorsi a Figline Valdarno, al momento in cui sono andati in pensione tre medici di famiglia.

“L’Azienda sanitaria – ricordano i due rappresentanti del sindacato pensionati - ha pensato bene di distribuire i circa 4000 pazienti rimasti senza assistenza agli altri medici del territorio, che erano già al limite del numero massimo previsto dalla normativa: 1500 circa”.

Secondo Spi Cgil e Fnp Cisl “tale soluzione ha creato un disagio oggettivo nell'attività dei medici che hanno avuto un aggravio della propria attività quotidiana, sia dei pazienti che rischiano di avere un decadimento nel livello di assistenza, in particolare le persone più anziane in quanto sono loro ad avere un maggior bisogno di cure”

“Ma l'aspetto che più ci preoccupa in questa situazione – specifica la nota sindacale - è che la campagna vaccinale delle persone over 80 rischia di subire ritardi e disfunzioni. Una cosa intollerabile”.

A questo punto le due organizzazioni sindacali ritengono necessaria una riflessione “sul ruolo, la funzione e lo stesso stato giuridico dei medici di medicina generale, i quali devono essere garantiti in numero sufficiente in ogni territorio e messi in condizione di operare in modo adeguato e con continuità”. Oltre ad una programmazione più attenta, secondo Razzolini e Pagin “occorre prevedere nuovi meccanismi giuridici amministrativi per la sostituzione dei medici di medicina generale”.