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Lorenzo rivive ancora nelle sue opere “radicali”

I dipinti e alcune carte dell’artista figlinese scomparso prematuramente resteranno in mostra fino al 30 dicembre nella galleria “Il Ponte” a Firenze

La mostra delle opere di Bonechi alla galleria "Il Ponte"

“Le sue figure allungate come fusi, adatti a filare senza fine un segno luminosamente variabile e leggero come un fuscello”. La galleria il Ponte ha scelto uno scritto di Maurizio Calvesi (Lorenzo Bonechi, 1955-1994, Pittura di luce, Aska edizioni, Firenze, 2005) per accompagnare le opere dell’artista figlinese prematuramente scomparso all’età di 39 anni mentre si profilava per lui un riconoscimento addirittura internazionale. La prestigiosa galleria fiorentina dedica una personale a Lorenzo Bonechi, che raccoglie e sintetizza attraverso alcuni dipinti, disegni, tempere e una scultura il breve me intenso percorso creativo dell’artista di Figline che si spezzò all’apice della sua maturità artistica, nel 1994, dopo la grande mostra a New York da Sperone Westwater e dopo aver ricevuto l’invito alla XLVI Biennale di Venezia per l’anno successivo.

Per i tanti estimatori del “Bibo” (così lo chiamavano confidenzialmente i suoi amici scout) sarà possibile ammirare fino alla fine dell’anno (anche on line, sul sito della galleria) alcune opere di grandi dimensioni di Bonechi all’interno della prestigiosa galleria di via di Mezzo a Firenze. Gli organizzatori della mostra “Lorenzo Bonechi delle opere radicali, dipinti e carte 1982-1994 a cura di Carles D. Marco” descrivono così questa opportunità culturale “In tempi così oscuri e precari, fa bene all’anima riscoprire la potenza di una pittura poetica e solare, strumento di narrazione dove gli individui sono altrettanto santi e pellegrini in cammino verso una speranza, una salvezza, un luogo di gioia”.