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Liquidazione SteelCoop, Calosi accusa la politica

La reazione del sindacato Fiom Cgil: “Non è stato preso in seria considerazione il piano industriale presentato dalla cooperativa dei lavoratori”

Calosi (Fiom Cgil) durante la manifestazione Bekaert

Tra pochi giorni i lavoratori Bekaert che avevano dato vita ad una cooperativa con l'intento di tornare a produrre nello stabilimento di Figline Valdarno, metteranno in liquidazione la società. “Così viene meno un'opportunità per tentare di far ripartire il lavoro in quella fabbrica” afferma Daniele Calosi, segretario generale Fiom Cgil Firenze “tra l’altro senza la cooperativa non sarebbero state riconosciute ulteriori sei mensilità di ammortizzatore sociale”.

“Come Fiom Cgil – continua Calosi - ci teniamo a ringraziare quei lavoratori per aver proposto con forza un'idea di economia e di sviluppo diversa, un progetto di auto imprenditorialità volto a difendere l'industria e le professionalità del nostro territorio. Purtroppo parte della politica nazionale e locale non ha preso in seria considerazione il piano industriale presentato dalla SteelCoop Valdarno, mancando di rispetto a tutti i soggetti coinvolti nel progetto e negando, di fatto, una possibile risoluzione della vertenza”.

In Bekaert restano ancora 116 lavoratori. Se non ci saranno ulteriori novità, a marzo saranno disoccupati. In tal caso le responsabilità per i licenziamenti non saranno certo di chi, con coraggio, si è adoperato per cercare una soluzione.