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Laurea alla Bocconi, in regalo due defibrillatori

Per colpa del lockdown ha dovuto discutere la sua tesi non a Milano, ma da una frazione del comune di Figline e Incisa. Che ora sarà cardioprotetta

Enrico Venturi (al centro) con i rappresentanti del Calcit e della frazione valdarnese

“Mi sono laureato lo scorso 28 luglio e a causa dell’epidemia ho dovuto sostenere la discussione da casa mia, da remoto, e in un certo senso sono sorpreso perché è stato come se si fosse chiuso un cerchio. Sono partito da Brollo per proseguire i miei studi a Milano, sono tornato per il lockdown e proprio qui ho concluso il mio percorso accademico”. Enrico Venturi racconta così il motivo che lo ha indotto a fare una scelta particolare. Al posto del solito regalo di laurea sono arrivate in due piccole frazioni del comune di Figline e Incisa due defibrillatori semiautomatici.

Classe 1995, Enrico ha trascorso l’infanzia, poi l’adolescenza, circondato dall’affetto e dal calore dei nonni materni a Brollo, una frazione del comune di Figline e Incisa Valdarno. Poi si è trasferimento nel capoluogo lombardo per studiare giurisprudenza alla Bocconi, ma il piccolo paese di campagna continua a tenerlo stretto a sé, come qualcosa di estremamente prezioso, come qualcosa da difendere e da preservare.

Enrico ha portato con sé il bagaglio di consigli, valori e insegnamenti trasmessi dai nonni. Ed è per merito di questo forte attaccamento alla famiglia e ai luoghi dove è cresciuto che lo ha portato a donare, coadiuvato dal Calcit Valdarno Fiorentino, due apparecchi Dae nelle località di Brollo e Pian delle Macchie.

“Conoscevo il ‘Progetto Vita Calcit’ che ha reso cardioprotette molte zone del Valdarno, volevo trovare un modo per contribuire anch’io- racconta Enrico Venturi - Così ho voluto omaggiare i miei nonni e il paese in cui sono cresciuto donando due DAE alla popolazione. Oltre a ringraziare il Calcit Valdarno Fiorentino, sono grato all’associazione La Senice che si occuperà della manutenzione e della funzionalità di questi apparecchi salvavita”.