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Laboratorio analisi, il Comitato Serristori accusa

"Due tecnici di laboratorio sono andati in pensione e ora la situazione è più critica. Così continua l'azione di depotenziamento del nostro ospedale"

La riunione che si è svolta nell'ottobre 2019 in Comune dove si è discusso del laboratorio analisi

Continua la progressiva azione di depotenziamento del nostro ospedale, quello che sta accadendo al laboratorio analisi ne costituisce un’ulteriore prova”. Questo è il grido di allarme lanciato dal Comitato per la salvaguardia del Serristori, secondo il quale il laboratorio analisi dell’ospedale di Figline, di fatto, è già entrato nella fase critica che lo stesso Comitato aveva già paventato durante l’incontro con la sindaca Giulia Mugnai, avvenuto nell’ottobre del 2019.

L’organico del laboratorio, già ridotto al minimo con soltanto cinque figure professionali, adesso si trova adesso in una situazione maggiormente critica, a causa del pensionamento due tecnici di laboratorio. Con soltanto tre tecnici al laboratorio che devono coprire tutti i turni, più un tecnico al trasfusionale, la situazione al Serristori si è ulteriormente complicata. Anche perché uno dei tre tecnici di laboratorio deve essere in grado, quale “persona espertizzata” di sostituire il tecnico del trasfusionale in caso di malattia, ferie e quant’altro possa impedire la presenza dell’unico tecnico addetto al trasfusionale

Questa situazione – commenta il Comitato - si è determinata proprio nel momento in cui l’Azienda Sanitaria ha già fatto sapere che, in futuro, le analisi del sangue non saranno più svolte nel laboratorio del Serristori. Le fiale verranno trasferite a Firenze, in particolare all’ospedale Torregalli, con inevitabile aumento dei tempi e costi di trasporto. Inoltre, secondo le intenzioni della Asl, degli attuali due punti di prelievo (ora presenti al Serristori e al Distretto) nel rimarrà uno solo, ovvero quello allestito negli angusti locali del presidio situato in via Da Verrazzano. Se tale piano verrà attuato, molti anziani dovranno fare su è giù dal colle che ospita l’ospedale Serristori per completare il ciclo di accertamenti, con notevoli disagi specialmente per la popolazione più fragile”.

Da mesi si sapeva che due tecnici del laboratorio analisi sarebbero andati in pensione – constata amaramente il Comitato – eppure nonostante le riunioni che hanno coinvolto l’Amministrazione comunale e lo scambio di lettere con l’Azienda sanitaria, niente è stato fatto per evitare la situazione che si è determinata”.

Il Comitato di Salvaguardia chiede che venga ristabilito immediatamente il numero minimo di operatori (almeno 5 tecnici al laboratorio analisi e uno al trasfusionale) in grado di garantire un normale funzionamento del servizio.

Il Comitato per il Serristori, come già annunciato, intende lanciare una campagna per contrastare il disegno dell’Azienda Sanitaria che ormai è sotto gli occhi di tutti i cittadini che hanno assistito in questi anni al progressivo e inarrestabile depotenziamento dell’Ospedale di Figline messo in atto dall’Azienda Sanitaria con la complicità politica degli amministratori pubblici.