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Incuria per la “Casa-torre” dei figlinesi illustri

Il Comune ordina “il ripristino delle originarie ed ordinarie condizioni di decoro e manutenzione”. Richiesta una proposta di recupero entro 60 giorni

La casa e la torre della cinta muraria in via Gramsci

È uno degli edifici più amati dalla popolazione, per via di quei dipinti che da tempo immemore ne affrescano la facciata, anche se a malapena ancora si intravedono le effigie di Raffaello Lambruschini, Vittorio Locchi e di Egisto Sarri. Accanto si erge, anch’essa abbandonata, la torre inserita nella cinta muraria medievale, che è catalogata come bene culturale.

Ora il “compendio edilizio” di via Gramsci - come lo definisce una relazione tecnica del Comune di Figline e Incisa – “versa sempre in uno stato di incuria e di abbandono” nonostante i provvedimenti di ripristino che nel marzo dello scorso anno erano stati richiesti dall’amministrazione comunale ai vari proprietari degli immobili.

Il tecnico incaricato del sopralluogo ha potuto verificare “la permanenza dello stato di degrado e mancata manutenzione del suddetto compendio immobiliare, più precisamente: i caratteri di facciata storicamente consolidati sono degradati anche se in parte danneggiate permangono le effigie di: Raffaello Lambruschini Vittorio Locchi e di Egisto Sarri; gli aggetti dell’edificio su due piani appaiono ancora integri ma il canale di gronda appare oramai invaso da vegetazione, che emerge rispetto alla suddetta linea, altresì i pluviali risultano in parte scollegati; gli infissi esterni ed i dispositivi di oscuramento, talvolta incongrui, sono in precario stato conservativo ed addirittura assenti nell’apertura finestrata sulla sommità della torre muraria. la linea di base dell’edificio e la scala esterna sono invase da vegetazione”.

Alla luce di questo quadro sconfortante, l’Amministrazione comunale ha emesso una nuova ordinanza che contiene l’obbligo “di predisporre, entro 60 giorni dalla notifica, attraverso un professionista abilitato, una proposta progettuale di recupero e valorizzazione del complesso edilizio costituito dalla torre di muraria e dall'attiguo edificio su due piani, che sia rispondente alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente”. Inoltre il Comune ordina ai proprietari “di provvedere all'avvio, entro 90 giorni dalla notifica, degli interventi di restauro e risanamento conservativo dei prospetti ed elementi di facciata del complesso edilizio”.