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“In abbandono 60.000 metri con 120 lavoratori”

Mugnai risponde ai lavoratori Bekaert. “Deve esserci una ripartenza dell'area produttiva, altrimenti tutto ricadrà sulle spalle della nostra comunità”

Giulia Mugnai al tavolo per Bekaert istituito al Ministero

Giulia Mugnai, sindaca di Figline-Incisa, interviene in risposta alla lettera inviata alle istituzioni dai lavoratori della Bekaert che rischiano a giorni il licenziamento definitivo. “Li ringrazio e li stimo profondamente per come in questi anni hanno saputo portare avanti la loro protesta, con convinzione, costanza, dignità – afferma Mugnai - Ora sono preoccupati, affaticati e ci chiedono giustamente soluzioni concrete per il loro futuro. Non si può più aspettare, non si può più rimandare, non bastano più gli appelli. È il tempo necessario delle risposte. Ne hanno diritto i 120 lavoratori ancora in carico alla vertenza, le loro famiglie, la nostra città”.

“Come ho sempre sostenuto, da 3 anni a questa parte, se non si troverà una soluzione per lo stabilimento si condannerà a morte un territorio intero – dice la Sindaca - La fabbrica è strategica per tutta la vallata, non solo per Figline e Incisa, e lo dimostra la partecipazione di tutti i Sindaci del Valdarno, a partire dalla prima manifestazione nel giugno del 2018. Per questo accolgo la richiesta di questi lavoratori affinché si lavori su un piano ampio di tutto il territorio per individuare tutte le possibili soluzioni occupazionali che permettano la messa in sicurezza di chi è ancora coinvolto nella vertenza.

“Allo stesso tempo, da Sindaco di Figline e Incisa, devo necessariamente sollecitare che arrivi una proposta vera di investimento e reindustrializzazione per lo stabilimento. Deve esserci una ripartenza dell'area produttiva, altrimenti gli impatti ambientali e urbanistici di quei 60.000 metri quadrati abbandonati ricadranno solo e soltanto sulle spalle della nostra comunità”.