Il sistema si chiama “Poseidon” e sfrutta la diversa velocità di propagazione delle onde sismiche per rilevare, attraverso specifici sensori, le onde primarie di un terremoto. Così genera un allarme che consente di reagire prima dell’arrivo delle onde secondarie e di quelle superficiali, che poi sono quelle che hanno un maggiore potere distruttivo e che causano gli effetti più devastanti. Il progetto “Poseidon”, messo a punto da una società di San Giovanni Valdarno, negli anni scorsi è stato realizzato in numerosi edifici scolastici, nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione del rischio sismico.
Questo fatto ha dato spunto al Comune di Figline e Incisa per mettere in sicurezza anche altri edifici comunali, oltre alle scuole. Nel decidere questo nuovo intervento l’Amministrazione comunale ha specificato di aver verificato la funzionalità del progetto “in occasione di precedenti fenomeni sismici che pur essendo di lieve entità hanno consentito di testare le modalità e i tempi di risposta alle sollecitazioni dei sensori accertando l’immediata attivazione del sistema d’allarme”. Per questo motivo la stessa Amministrazione municipale “ha ritenuto opportuno estendere il progetto ad altri edifici interessati da un maggiore afflusso di pubblico”. In particolare si tratta delle sedi relative al Palazzo Comunale di Figline; Palazzo Comunale di Incisa; Polizia Municipale; Biblioteca Marsilio Ficino.
Oltre alla fornitura e installazione dei dispositivi di rilevazione anticipata dei fenomeni sismici, il progetto comprende anche un corso di formazione sulle cause e gli effetti di un terremoto e soprattutto sulle norme di comportamento da adottare in caso di sisma, assicurando “mediante risposte automatiche e predefinite una reazione immediata e efficace”.