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“Il regolamento delle Consulte non è democratico”

Dopo il varo dei nuovi organismi di rappresentanza territoriale parte il duro attacco di Fratelli d’Italia: regole mal scritte e anche peggiorative

Trambusti, Arcamone e Venturi di Fratelli d'Italia - Figline

Fratelli d’Italia di Figline e Incisa attacca frontalmente le modalità di funzionamento delle nuove Consulte territoriali varate dal Comune. Con una nota firmata da Enrico Venturi (Responsabile FdI Figline Incisa); Valentina Trambusti (Responsabile FdI di Zona Valdarno fiorentino) e da Giorgia Arcamone (Capogruppo FdI in Consiglio Comunale) vengono criticate le regole approvate dall’Amministrazione comunale per disciplinare il funzionamento dei nuovi organismi di rappresentanza. “Dopo anni e anni di promesse mai mantenute riguardo le Consulte territoriali e tematiche il Consiglio Comunale ha approvato i nuovi regolamenti che le disciplinano – scrive Fratelli d’Italia - Ricordiamo che tali regolamenti erano già stati scritti per il solo Comune di Figline e poi disapplicati con la scusa di doverli riapprovare per il Comune Unico, facendo così purtroppo passare altre 7 anni”.

“A differenza del Pd il cui programma elettorale non cita neanche una volta il tema delle Consulte, sottolineiamo come il ripristino di tali assemblee fosse uno dei punti fondamentali del programma elettorale del Centrodestra che si è sempre battuto seriamente per la creazione di una rete istituzionale d’ascolto verso le varie categorie. Difatti constatiamo che i regolamenti approvati dalla Maggioranza sono mal scritti, lacunosi e soprattutto lesivi del principio democratico oltre che ad essere peggiorativi rispetto ai precedenti”.

Il Regolamento della Consulta dei Giovani che include gli Studenti della Scuole medie e superiori nominati dai dirigenti scolastici (quindi non eletti) secondo Fratelli d’Italia “confonde la rappresentanza studentesca con la rappresentanza giovanile territoriale lasciando quindi tantissimi ragazzi e ragazze senza rappresentanza”.

Per quanto riguarda il Regolamento della Consulta delle Frazioni, il quale stabilisce che i rappresentati di ciascuna frazione verranno scelti dai cittadini residenti, secondo FdI “omette di disciplinare il sistema elettorale con cui questi saranno effettivamente selezionati a differenza del precedente regolamento del Comune di Figline, approvato dallo stesso Pd, che invece lo illustrava in maniera dettagliato. Una retromarcia che fa ben capire quale sia la vera disponibilità all’ascolto di questa Giunta. A tutto ciò aggiungiamo inoltre che i regolamenti escludono totalmente i rappresentanti della minoranza”.