Attualità

Il quartiere residenziale in lotta per la cabina

Dopo gli interventi del 2012 gli abitanti della zona tornano a chiedere maggiore cura per l’impianto che garantisce l’energia elettrica alla zona

La cabina nel quartiere residenziale del Poggiolino

Ville circondate da giardini ben curati, la strada di acceso accompagnata per lunghi tratti da eleganti villette a schiera: il Poggiolino, come fa intuire il suo nome, è la collina che ospita un noto quartiere residenziale, sorto quasi a metà strada tra Figline e Incisa. Qui, dall’agosto del 1986, svolge il suo utilissimo lavoro la cabina che garantisce al quartiere residenziale l’energia elettrica che risale dal fondovalle. Però, con il passare del tempo, le condizioni dell’impianto si sono via via deteriorate. Un progressivo degrado che “stona” ancor più con l’attenzione e la cura estetica che esibiscono le abitazioni della zona. Così da anni è iniziata la pressione degli abitanti del Poggiolino affinché fosse garantita una cura adeguata all’impianto. Il signor Emilio, che si fa portavoce delle lamentele dei cittadini, mostra la fitta corrispondenza che segna i vari passaggi di questa lunga vicenda. Segnalazioni che nel 2012 producono un primo effetto: l’azienda incaricata della manutenzione sale al Poggiolino e provvede a isolare l’impianto con una rete di recinzione color verde campagna. Poi un robusto lucchetto viene piazzato al cancello di ingresso per evitare intrusioni. 

Ma negli ultimi otto anni la battaglia civile degli abitanti del Poggiolino non si è fermata: “Finora eravamo solo scocciati per il degrado – dice un signore intento a potare le rose non lontano dalla cabina – ora cominciamo ad essere anche preoccupati: i ferri delle armature delle colonne portanti ormai sono bene scoperte e bene in vista…”.

Ogni tanto qualche abitante del Poggiolino, mentre scende a valle, si ferma davanti alla struttura e osserva, un po’ sconsolato, lo stato dell’arte. La cabina è ormai diventata un soggetto fotografico colto nel mutare delle stagioni: nella collezione c’è la versione estiva, con le piante rampicanti abbarbicate verso l’alto, e poi le immagini autunnali, con le foglie morte a fare da tappeto a questa sorta di monolite che porta su di sé i segni del tempo che passa, nell’indifferenza di troppi.