Attualità

Scuole, quando il Mago di Oz appare sulla lavagna

Il video interattivo è ambientato in alcuni dei luoghi simbolo del Valdarno, come le balze, le foreste di Vallombrosa e il Teatro Garibaldi di Figline

Una scena di OZz , video interattivo (foto Mario Lanini)

Il finale della storia lo hanno scelto gli oltre 650 alunni delle scuole di Figline e Incisa, che in questi giorni hanno assistito a “OZz”, lo spettacolo di teatro digitale e interattivo della compagnia KanterStrasse. L’aula è diventata una sala teatrale, e la Lim (la lavagna interattiva multimediale) si è trasformata nel palcoscenico di questa mini-tournée di tre giorni, dal 14 al 16 aprile, che ha coinvolto 31 classi delle primarie e secondarie degli Istituti comprensivi di Figline e Incisa.

Lo spettacolo, nato per esser portato in scena nei teatri, il perdurare della pandemia ha poi spinto la produzione a tentare per la prima volta questo esperimento, realizzando un video interattivo ambientato in alcuni dei luoghi simbolo del Valdarno, come le balze, le foreste di Vallombrosa e il Teatro Garibaldi di Figline.“OZz” è il primo esperimento di teatro digitale della compagnia valdarnese KanterStrasse. Lo spettacolo è una rilettura contemporanea e stralunata del celebre romanzo “Il meraviglioso mago di Oz” di Lyman Frank Baum, che racconta le avventure di Dorothy, una ragazza del Kansas che improvvisamente, trasportata da un ciclone, si ritrova in un magico e sconosciuto mondo pieno di personaggi improbabili. Per tornare a casa dovrà superare numerose prove e cavarsela nei suoi incontri con creature fantastiche. Come compagni di viaggio avrà uno spaventapasseri senza cervello, un uomo di latta senza cuore e un leone fifone.

Quello che succede, però, lo decide il pubblico. Lo spettacolo viene infatti fruito da uno schermo – ed è quindi adatto anche alle lavagne multimediali presenti nelle classi – e gli spettatori assistono allo streaming in diretta come in un grande teatro virtuale. Da lì sono chiamati a decidere di volta in volta cosa vogliono veder succedere: si può scegliere che il protagonista faccia un’azione al posto di un’altra, di seguire la trama originale, interagire con un personaggio o addirittura dare una sbirciata dietro le quinte per scoprire qualche piccolo segreto della messa in scena. “Non è teatro, non è cinema, non è un videogame”, recita il video promozionale di OZz. Ma, in fondo, è un po’ di tutti e tre.