Attualità

Il Coronavirus fa saltare anche la panchina rossa

Per il 25 novembre 2020 era prevista la collocazione del simbolo della violenza sulle donne nel giardino di villa Campori, in ricordo di Alessandra

Una panchina rossa contro la violenza sulle donne

L’emergenza sanitaria in corso ha cambiato anche la programmazione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne nel comune di Figline e Incisa. Per domani (mercoledì 25 novembre) erano inizialmente previsti due momenti significativi, ideati proprio per ricordare il tema della violenza sulle donne, che erano stati pensati sia per Figline che per Incisa.

In particolare, una di queste riguardava la realizzazione di una panchina rossa nel giardino di Villa Campori, a Incisa, da dedicare ad Alessandra Barluzzi, la giovane di San Clemente nel 2001 uccisa in modo orribile dal suo ex fidanzato. Alessandra aveva 33 anni. Era alta, mora e con gli occhi scuri, lavorava come impiegata in uno studio di commercialisti a Incisa Valdarno.

L’altra iniziativa che era stata pensata dal Comune di Figline e Incisa è invece un’installazione permanente, che doveva trovare collocazione a Figline, davanti al Cimitero della Misericordia. Purtrppo il Comune di Figline e Incisa ha fatto sapere che, proprio a causa dell'emergenza per il Covid-19 del Covid-19 entrambi le iniziative sono state rinviate.

L’idea della panchina rossa è nata sei anni fa a Torino dall’artista Karim Cherif. Proprio per promuovere una campagna a livello territoriale contro la violenza sulle donne, il celebre writer di origine tedesca dipinse la prima panchina di rosso con due grandi occhi, di donna, specchio dell’anima. Dopo l’esperienza di Torino l’iniziativa ha preso piede anche in molti altri comuni italiani. La panchina dipinta con il colore del sangue è diventata il simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza.