L’operazione di acquisto di “Case le Borra”, che fu iniziata dal Comune di Figline nel dicembre del 2009, trova finalmente la sua logica conclusione, undici anni dopo la sottoscrizione del preliminare di vendita e il relativo pagamento della prima “tranche” di 343.404 Euro.
Si tratta di un’operazione che all’epoca fu messa in piedi dall’allora sindaco Riccardo Nocentini, il quale, nell’agosto del 2011, già rassicurava l’assemblea consiliare, affermando che sul terreno de “Le Borra” non sarebbe sorta nessuna discarica di rifiuti, per il semplice motivo che il Comune si era impossessato dell’area in questione. In realtà, una volta terminata la consiliatura del sindaco Nocentini, le cose sono andate per le lunghe.
Ora l’Amministrazione comunale del comune unico di Figline e Incisa mette fine alla lunga vicenda, approvando lo schema di contratto per la definitiva compravendita dell’area “denominata Case Le Borra di proprietà Enel Produzione Spa”.
L’area oggetto della compravendita ha una superficie complessiva di 789.435 metri quadrati e viene ceduta al Comune al prezzo complessivo di 686.808 Euro, più spiccioli.
Nello stesso documento approvato dall’Amministrazione, oltre ai soldi necessari per il pagamento della seconda “tranche”, viene impegnata anche la somma di 61.913 Euro in favore dell’Agenzia delle Entrate di Firenze “relativamente alle spese contrattuali occorrenti per la registrazione, trascrizione e volturazione dell'atto definitivo di compravendita”.
Nello schema di contratto approvato dal Comune per la definitiva compravendita di “Case le Borra”, la parte venditrice, ovvero Enel Produzione Spa, dà atto “che sull’area non sussiste più il vincolo minerario”.