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Il Comitato Serristori: “Il Governo ci dà ragione”

Nel piano del ministero della salute spunta la riapertura dei piccoli ospedali. Clara Mugnai: “Da Speranza una speranza per l’ospedale di Figline”

L'Ospedale Serristori di Figline

La notizia pubblicata oggi dal quotidiano “Il Sole 24Ore” circa l'intenzione del Governo di rivedere completamente il modello della sanità italiana, che ha mostrato evidenti storture durante la recente crisi epidemica, ha indotto il Comitato Serristori a prendere posizione, soprattutto in merito al fatto che il ministero della salute è deciso a riaprire i piccoli ospedali, chiusi con il taglio dei posti letto. “Fa piacere che anche al Governo si siano finalmente accorti di ciò che il Comitato Serristori sta dicendo da oltre vent’anni – afferma Clara Mugnai, leader storica del comitato che si batte per la difesa dell’ospedale di Figline – Privare i territori dei piccoli ospedali è stata una scelta controproducente. Anche la Corte dei Conti ha recentemente sottolineato come la concentrazione delle risorse sui grandi ospedali abbia lasciato indifeso il territorio”.
“Mentre lo Stato recita il mea culpa nei confronti dei piccoli ospedali – prosegue Clara Mugnai - la Regione Toscana continua imperterrita la sua battaglia forsennata per depotenziare l’Ospedale Serristori. Da più di vent’anni si inventano scuse per colpire la popolazione che non si è piegata a quelle scelte sciagurate, che ora mostrano palesemente tutti gli errori di prospettiva che noi abbiamo sempre denunciato. Prima tagliavano il personale e i posti letto al Serristori con la scusa della mancanza di risorse, poi hanno dimezzato il Pronto Soccorso ed eliminato la Sub-intensiva con la scusa del virus. Ora che arrivano 24 miliardi per la sanità e il Covid-19 non è più un’emergenza, quale altra scusa s’inventeranno? Speriamo che il Governo obblighi la Toscana a cambiare idea. L’unica speranza è ora riposta nel ministro Speranza”.