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Il Comitato “Ora va riaperto anche il Serristori”

Dopo le parole di Draghi chiesto un incontro alla Regione e ai rappresentanti della sanità locale. “Nessuna intesa al ribasso sui patti territoriali”

Clara Mugnai del Comitato per il Serristori in piazza durante la mnaifestazione in difesa dell'ospedale

Il Comitato per la Difesa del Serristori ha preso spunto dalle recenti dichiarazioni del Presidente del consiglio dei ministri, per inoltrare una richiesta d’incontro al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, all’assessore regionale alla salute Simone Bezzini, al direttore generale dell’Azienda Usl Toscana centro, Paolo Morello Marchese e al direttore della Società della Salute Fiorentina Sud-Est, Simone Naldoni “Al fine di avere le necessarie rassicurazioni sulla riorganizzazione della sanità pubblica regionale, tale da riportare il Serristori a quella piena efficienza operativa che è necessaria ad un Ospedale per acuti”.

Nella missiva inviata ai vertici delle istituzioni e della sanità locale, si evidenziano due importanti passaggi delle dichiarazioni Mario Draghi, ovvero l’urgente necessità di ristrutturare i sistemi sanitari nazionali e, contestualmente, l’annuncio dell’allentamento delle misure restrittive a fronte del lento ma graduale miglioramento dei dati epidemiologici.

“Da mesi l’ospedale Serristori è stato convertito in presidio Covid, con la conseguente chiusura totale del pronto soccorso, della chirurgia d’urgenza e programmata, della sub intensiva, delle sale operatorie della chirurgia generale e di ortopedia, dell’endoscopia e di altre numerose attività ospedaliera – ricorda il Comitato - Tale situazione di disagio è stata sopportata dalla popolazione locale con spirito di collaborazione, in considerazione della gravità della situazione dei contagi, ma l’annunciato miglioramento dei dati impone una svolta anche per l’ospedale di Figline, che negli ultimi anni ha subito un continuo ridimensionamento della sua attività per acuti”.

“Riprendendo le parole del presidente Draghi – continua il testo del Comitato - dobbiamo evidenziare come la pandemia ha fatto emergere la drammatica realtà della sanità pubblica che, sistematicamente ha depotenziato in questi ultimi venti anni i piccoli ospedali arrivando a chiuderne in Toscana circa una quarantina, adducendo sempre a una cronica mancanza di fondi. Ora che il miglioramento dei dati viene certificato dal Governo, il Comitato per la difesa del Serristori chiede la riapertura H24 del Pronto Soccorso e di tutte le attività sospese, così come promesso dal candidato e attuale Presidente della Regione Eugenio Giani, all’inizio della pandemia”.

Infine il Comitato esprime soddisfazione per le prese di posizione in difesa del Serristori espresse nei giorni scorsi da parte sindacale a da alcune forze politiche, e nel contempo invita tutti i gruppi – sia di maggioranza che di minoranza – a mobilitarsi nelle rispettive istituzioni “per riportare il Serristori a quella piena efficienza operativa che è necessaria ad un Ospedale per acuti”.

Infine il Comitato prende atto del susseguirsi delle voci che indicano come imminente l’avvio di colloqui per un superamento dei patti territoriale a suo tempo sottoscritti dai sindaci e mai completamente attuati. In attesa di verifiche su queste ipotesi prospettate “Il Comitato diffida i rappresentanti istituzionali a sottoscrivere eventuali nuove intese al ribasso circa i parametri di funzionalità del Serristori”.