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I sindaci ai Cobas: “No al piano sul Serristori”

Smentito ogni accordo sul progetto dell’azienda sanitaria per l’ospedale di Figline. Mugnai: “Parte un tavolo di confronto con l’assessore Bezzini”

Conferenza stampa di Calò (Cobas) sullo sfondo Mugnai

Dopo quasi due ore di confronto sul tema del futuro del Serristori - che si è svolto stamani a Figline tra i sindaci Mugnai, Lorenzini e Giunti e i rappresentanti dei Cobas (Pubblico Impiego) - dal sindaco di base è emerso un giudizio moderatamente ottimistico: “Si può dire che il clima è positivo, di interlocuzione. Ma non al punto tale da disarmare lo stato di agitazione e di mobilitazione da noi promosso”.

In pratica, durante l’incontro con il sindacato di base, i tre sindaci del Valdarno fiorentino avrebbero smentito ogni adesione al Piano per il Serristori che tanto ha fatto discute in queste ultime settimane “La sindaca Mugnai ci ha detto che è ancora aperto il tavolo di confronto con la Regione – spiega Calò a margine dell’incontro – e il sindaco reggente Piero Giunti, ci ha detto che per lui a Reggello parte una nuova campagna di ascolto sulle questioni sanitarie”.

Secondo il sindacato di base “proprio la normativa utilizzata dall’Azienda per sostituire il Pronto Soccorso di Figline con un semplice punto di primo soccorso, permetterebbe invece di mantenere in funzionamento un vero e proprio Pronto soccorso di base, anche in presenza di popolazione inferiore alle 80.000 unità, laddove la Regione ritenga che vi sia un interesse di carattere generale”. Questo argomenti e altri suggerimenti faranno parte del pacchetto di proposte che i Cobas invieranno ai sindaci, in vista del loro prossimo confronto con l’assessore regionale Bezzini.

Per la sindaca di Figline Incisa, Giulia Mugnai, i sindaci hanno ascoltato le istanze dei Cobas “nell’ambito della fase di ascolto e di confronto sulle questioni della sanità locale, che abbiamo avviato”. Per la sindaca di Figline “siamo in una fase cruciale, abbiamo aperto un’interlocuzione con l’assessore regionale Bezzini e con l’Azienda sanitaria, affinché arrivino risorse e professionalità nel nostro presidio ospedaliero”.