Giusto il tempo di salutare i sindaci Mugnai e Benucci, compresa una vigorosa pacca sulla spalla all’ex compagno di partito Pieraldo Ciucchi (ex sindaco socialista di Reggello) e subito Eugenio Giani è entrato in argomento. Anzi, “l’argomento” principale che in queste ore tiene banco nei comuni del Valdarno Fiorentino: il destino dell’Ospedale di Figline. “Sul Serristori daremo un segnale forte” promette il candidato presidente della Regione “Vediamo di portare a Figline un po’ di medici”. I sindaci di Reggello e Figline Incisa annuiscono in segna di approvazione, ma con un paio di espressioni piuttosto vivaci, tipiche del dialetto toscano, i due amministratori pubblici fanno chiaramente capire a Giani di non aver per niente gradito la risposta che, nei giorni scorsi, è giunta da parte dell’Azienda Sanitaria Toscana Centro. Tradotto in un linguaggio più edulcorato: “noi sindaci ci sentiamo presi in giro dai vertici della Asl”. Del resto non è una novità che tra i responsabili della Asl e sindaci del Valdarno Fiorentino non corra buon sangue. Gli stessi sindaci Lorenzini, Mugnai e Benucci, in un documento a firma congiunta che era propedeutico all’incontro in Regione che si è svolto il 2 settembre per la questioni Serristori, avevano ufficialmente chiesto un ricambio dei massimi vertici aziendali della Asl Toscana centro. Per tutta risposta la nota diffusa dai vertici Asl accoglie ben poco delle richieste avanzate dai tre sindaci valdarnesi.
Le questioni sanitarie sono state comunque al centro di altri brevi colloqui che Giani ha avuto a Figline, compreso l’incontro con il vicepresidente del Calcit Valdarno Fiorentino, Mario Bonaccini.
La visita nel Valdarno fiorentino del candidato presidente di centrosinistra, è coincisa con l’inaugurazione della sede del comitato elettorale per Giani presidente che ha aperto i battenti in corso Matteotti a Figline.