Attualità

Figline produce spumante con le bollicine di Sting

Primi effetti della rivoluzione enologica che è stata avviata alla tenuta del Palagio dopo l’arrivo del nuovo e celebre winemaker Riccardo Cotarella

Sting e la moglie Trudie

Non ha perso tempo Riccardo Cotarella. Appena ricevuto l’incarico di occuparsi dei 350 ettari della tenuta "Il Palagio", il celebre winemaker ha subito proposto a Sting e a Trudie una svolta epocale nella produzione figlinese. L’enologo di Bruno Vespa e di Massimo D’Alema ha deciso di puntare subito su vini di alta qualità anche per Sting, introducendo una novità non da poco, non solo per la cantina dell’ex cantante dei Police, ma anche per tutta la produzione locale, tradizionalmente vocata ai vini rossi della zona del Chianti. 

Ora potrebbe cambiare tutto. Confortato dal parere del suo team, composto da 24 enologi, Riccardo Cotarella è convinto che i vigneti collocati sull’altipiano valdarnese di Sant’Andrea possano produrre dell’ottimo sangiovese in grado di regalare uno spumante di alta qualità.

Una rivoluzione enologica che Sting e sua moglie avrebbero condiviso chiedendo però garanzie sulla sostenibilità ambientale dell’operazione. Come riporta il Corriere della Sera la celebre coppia, ormai figlinese ad honorem, vorrebbe dimostrare “che un vino di successo può essere prodotto in modo sostenibile senza compromettere la salute a lungo termine del territorio”.