Il Comune di Figline e Incisa ha emesso in questi giorni un’ordinanza che riguarda un’abitazione di via Petrarca a Incisa, a seguito di un incendio della canna fumaria “asservita a caminetto”. Il provvedimento dell’amministrazione comunale fa seguito all’intervento compiuto da una squadra operativa dei Vigili del Fuoco chiamata dai proprietari dell’appartamento per spengere le fiamme.
La successiva relazione del Comando dei Vigili del Fuoco conteneva la diffida all'utilizzo dell'impianto danneggiato, oltre l'esecuzione di interventi di verifica e di ripristino delle originarie condizioni di sicurezza e funzionalità del caminetto. Subito dopo seguiva il provvedimento del Comune, con il quale si diffidava “Il destinatario del provvedimento, nonché ogni eventuale dimorante nell’abitazione, all’utilizzo del caminetto e della relativa canna fumaria fino all’avvenuta ultimazione degli interventi prescritti”.
L’incendio della canna fumaria a Incisa fa il paio con quanto avvenuto a Matassino, dove i Vigili del Fuoco dovettero intervenire in via di Viesca, nel comune di Reggello, per evitare guai maggiori.
Paradossalmente con la fine della stagione fredda diventano più frequenti i casi di incendio alle canne fumarie. Infatti, dopo aver lavorato per un intero inverno, il camino di una casa è più soggetto a prendere fuoco. Questo perché è più probabile che il fumo caldo della combustione possa aver creato, con il passare dei mesi, la formazione di fuliggine sulle pareti fredde della canna fumaria. Una stratificazione della fuliggine che può risultare ancora più spessa verso la fine della canna fumaria o in prossimità delle curve. Poi, basta una fiamma più alta del solito, e questo strato di fuliggine può incendiarsi. In generale questo tipo di incendio non dura molto, ma genera spavento perché fa entrare tanto fumo in casa e poi le fiamme sono visibili in prossimità del comignolo.