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Donna cade nella buca, il Comune trova l’accordo

Era stato chiesto un risarcimento di oltre quarantamila euro. Il caso era stato dibattuto anche in Consiglio comunale. Alla fine è giunta la soluzione

Ha trovato una soluzione il caso della donna che il 6 maggio del 2014 era caduta a terra, a causa di una buca che si era aperta in un marciapiede pubblico. La questione aveva fatto scalpore perché l’Amministrazione pubblica si era vista notificare il 18 settembre 2019 la notifica del tribunale di Firenze (pubblicata il 5 maggio) con la quale il Comune di Figline e Incisa era stato dichiarato contumace e nello steso tempo era stato condannato al risarcimento del danno, interessi e spese varie. Complessivamente €. 43.217,54 una somma che rischiava di dover uscire dalle casse pubbliche. Per questo motivo la vicenda era finita sui banchi del Consiglio comunale, innescando un fitto dibattito tra i gruppi d’opposizione e la Giunta comunale.

Nelle ultime settimane la vicenda ha trovato una soluzione. Il Comune ha chiesto alla propria compagnia assicurativa di procedere al pagamento delle somme liquidate in sentenza, riservandosi di agire in caso di inerzia della compagnia stessa.

È iniziata così una complessa trattativa tra l’Amministrazione comunale e la compagnia assicurativa che è terminata con una proposta che è stata accettata da tutte le parti. In pratica l’assicurazione si è fatta carico del pagamento dell’intero danno per € 32.736,00, nonché di parte delle spese legali e processuali per € 5.481,54, per un totale di € 38.217,54. Lasciando a carico del Comune di Figline e Incisa il pagamento alla donna della somma di € 5.000,00 per spese processuali e legali.