Attualità

Dalla Polonia parte l’appello al ladro di Figline

Finora inascoltate le parole del cardinale Dziwisz. I fedeli: “Il Signore dia il coraggio a chi ha preso reliquia di Giovanni Paolo II di restituirla”

Il cardinale Dziwisz con Papa Giovanni Paolo II

Lo hanno tradito il cappellino e lo zaino. Ma più che le immagini registrate dalle telecamere, a far scoprire l’identità del ladro è stata la sua professionalità. Ai carabinieri è bastato scorre il book degli esperti in furti nelle chiese per arrivare all’uomo di Figline accusato del furto della reliquia “ex sanguine” di San Giovanni Paolo II dalla Cattedrale di Spoleto. Il cinquantanovenne valdarnese è stato ripreso sia prima che dopo il furto. Le telecamere lo hanno seguito fino alla stazione di Spoleto, dove ha preso un treno per Foligno e da lì è tornato in Toscana.

Quando i carabinieri hanno perquisito la sua casa di Figline hanno trovato sia gli indumenti indossati dall’uomo il giorno del furto, sia il cappellino e lo zaino in cui era stata occultata la reliquia per trasportarla senza difficoltà. Invece nessuna traccia dell’ampolla contenente alcune gocce di sangue di Papa Wojtyła. Gli investigatori ora indagando sulla catena di contatti del figlinese, che nel frattempo è stato denunciato con l’accusa di furto aggravato.

Al vaglio degli investigatori anche gli spostamenti fatti dal cinquantanovenne nei giorni successivi al furto. I carabinieri sono convinti che la reliquia di Giovanni Paolo II sia finita nelle mani di qualche rigattiere. Non viene esclusa l’ipotesi che il sangue del Papa santo sia finito nelle mani di qualche collezionista attratto dalla figura del Pontefice polacco, visto che quest’anno ricorre il centenario della sua nascita.

Intanto proprio dalla Polonia è partito l’appello del cardinale Stanisław Jan Dziwisz, arcivescovo emerito di Cracovia, affinché chi ha rubato la reliquia “la riconsegni presto al Duomo di Spoleto”. Anche i fedeli polacchi sperano un ripensamento del ladro: nella parrocchia di Siedlce si è pregato affinché “il Signore dia il coraggio a chi ha preso questa reliquia di restituirla alla venerazione dei fedeli,”.