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Centosessant’anni, compleanno del Teatro Garibaldi

Nel 1860 l’Accademia dei Risorti incaricò l’architetto figlinese Angelo Pierallini di progettare il teatro all’interno dell’antico cassero delle mura

Vecchia immagine del Teatro Garibaldi e della sua piazza

Il Teatro Garibaldi nacque su iniziativa di una apposita società, detta Accademia dei Risorti, che aveva un presidente illustre: il conte Alfredo Serristori.

Centosessant’anni fa, nel settembre del 1860, venne incaricato del progetto l’architetto figlinese Angelo Pierallini. Si trattava di un tecnico conosciuto, già impegnato nella realizzazione del Camposanto della Misericordia (1859-1867). Un professionista che aveva assimilato il gusto neoclassico del tempo e che ambiva a realizzare opere molto importanti. Nel 1866 parteciperà infatti al concorso per la facciata del Duomo di Firenze, che poi sarà realizzata da Emilio De Fabris.

Ma la progettazione e la costruzione del Teatro Garibaldi di Figline (1868 -1870) resta l’opera che ha dato a Pierallini un’adeguata notorietà.

Mano a mano che l’immobile veniva realizzato a ridosso delle antiche mura di Figline, sfruttando l’ampio volume del vecchio cassero, si succedevano anche le inaugurazioni dei locali ormai terminati. Il 28 gennaio del 1869, con una festa da ballo, furono aperte le cosiddette stanze di conversazione.

Il 16 aprile del 1872 fu l’opera Ernani di Giuseppe Verdi ad aprire il ciclo delle rappresentazioni teatrali che ancora oggi continuano, nonostante le profonde vicissitudini vissute dal teatro e dall’immobile che lo accoglie.

Il 7 giugno 1884 fu messa in scena la prima rappresentazione di prosa, ovvero: “Arduino d’Ivrea” dell’avvocato e autore drammatico figlinese Stanislao Morelli.

Nel 1878 il Teatro Garibaldi venne acquistato da alcuni cittadini figlinesi che nel gennaio 1879 costituirono l’Accademia dei Concordi.

Attivo fino al 1957, dopo un periodo di abbandono ed il successivo restauro, è stato riaperto al pubblico il 7 ottobre 1995.