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Bekaert, ora spunta la possibilità Invitalia

La soddisfazione di Giulia Mugnai per la prospettiva di risorse pubbliche: “è una novità importante che potrebbe garantire una risposta più solida”

La sindaca Giulia Mugnai alla Bekaert di Figline

Giulia Mugnai tira le sue conclusioni al termine dell'incontro in videoconferenza al il Ministero per lo Sviluppo economico per discutere della vicenda Bekaert. All'incontro, oltre al Ministero, alla Regione Toscana e ai sindacati, era presente anche Invitalia, che ha manifestato la possibilità di un proprio intervento (e quindi di risorse pubbliche) nel processo di reindustrializzazione. A questo proposito, durante la discussione sulla reindustrializzazione dello stabilimento di Figline, è nuovamente emerso l'interessamento di due diversi soggetti: Trafilerie Meridionali e il gruppo Jindal

“Quella di Invitalia è una novità importante che potrebbe garantire una risposta più solida per la ripartenza – commenta la sindaca - Al tempo stesso Bekaert ha ribadito di non voler accettare ulteriori proroghe degli ammortizzatori, dando l'ennesimo schiaffo al territorio, ai lavoratori e a tutte le Istituzioni”.

“Come Comune – precisa Mugnai - abbiamo chiesto e chiediamo al Governo che si faccia garante di una soluzione vera e concreta per lo stabilimento, attraverso un progetto serio di reindustrializzazione e la costruzione di un sistema di ammortizzatori sociali che eviti i licenziamenti e permetta il pieno riassorbimento degli oltre 120 lavoratori ancora in carico alla vertenza”.

Il tavolo sarà riaggiornato fra 3 settimane, durante le quali il Ministero lavorerà sui piani industriali.

“Serve subito un'azione del Governo nazionale affinché nel nostro stabilimento si torni a produrre conclude la sindaca - Senza la reindustrializzazione il nostro territorio sarebbe condannato ad un profondo impoverimento di tutto il tessuto economico e sociale”.