Attualità

A novembre presidio davanti alla Bekaert

Iniziativa di Rifondazione Comunista che fa appello a tutte le forze politiche e sindacali valdarnesi per una nuova mobilitazione a sostegno dei lavoratori

Tutto tace sul fronte Bekaert mentre il degrado avanza nella zona dello stabilimento di Figline. Per smuovere le acque – “non deve finire così” - Rifondazione Comunista organizza per le prossime settimane un presidio davanti all’azienda.

“Come circolo del Valdarno Fiorentino del Partito della Rifondazione Comunista, denunciamo il silenzio calato sulla vicenda Bekaert, su centinaia di lavoratori e lavoratrici licenziati/e e sul degrado dell'area industriale”.

“Facciamo appello – afferma il segretario dal circolo Fabrizio Michelino - a tutte le forze politiche e sindacali della sinistra valdarnese per rilanciare un nuovo percorso di mobilitazione, contro questo scempio, a partire da una iniziativa unitaria davanti alla fabbrica ex Bekaert, da organizzare a novembre. Non siamo disponibili a rassegnarci all'arroganza delle multinazionali che speculano su persone e territori. Ci sono opzioni e soluzioni che non sono state sufficientemente sostenute come la costituzione di una cooperativa di operai, altre non ancora vagliate, come la nazionalizzazione della azienda. Ci sono mercati e produzioni diverse che possono essere studiate e avviate”.

“Dobbiamo agire adesso, prima che istituzioni e padroni si accordino per un nuovo supermercato o peggio per una nuova speculazione edilizia residenziale. Pretendiamo il mantenimento dell'area a destinazione industriale, il celere avvio dell’attività produttiva e la piena occupazione per i lavoratori licenziati”.

“Pirelli prima e poi Bekaert si sono riempiti le tasche anche grazie a sostegni e agevolazioni delle istituzioni, per poi fuggire con il malloppo, la fabbrica non gli appartiene – concludono da Rifondazione - appartiene ai lavoratori e ai cittadini”.