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Festa del 21 novembre, tutti i record di Reggello

Giunti alla scuola di Cascia per celebrare la giornata nazionale degli alberi. Nell’occasione ricorda i numeri eccezionali collezionati dal suo comune

Piero Giunti, sindaco reggente di Reggello

“Il Comune di Reggello come ogni anno intende celebrare questa festa, piantando nei giardini delle nostre scuole e nelle aree verdi pubbliche alcune essenze arboree”. Piero Giunti, nuovo sindaco reggente di Reggello, nonostante l’emergenza Covid non vuol far passare nel dimenticatoio questo 21 novembre, ovvero la “Giornata Nazionale degli Alberi”

“Viste le limitazioni imposte dall'emergenza sanitaria che impediscono la partecipazione delle persone – ha spiegato Giunti - l’Amministrazione ha programmato un appuntamento simbolico, lunedì mattina alle ore 10.00, con la piantumazione di un albero nella Scuola dell'Infanzia di Cascia”.

Nel giorno della Festa degli Alberi il sindaco di Reggello ha voluto elencare tutti numeri record che riguardano il territorio reggellese in materia di alberi, proprio allo scopo di testimoniare “quanto sia profondo il legame che nella storia esiste fra il territorio di Reggello e gli alberi”.

Ed eccoli i record rinnovati alla memoria da Piero Giunti: “Gli Alberi più alti d'Italia si trovano al Metato nella Riserva di Vallombrosa: sono due abeti americani di poco più di 100 anni, uno con più di 62 metri di altezza e l’altro con più di 60 metri; poi gli Arboreti sperimentali di Vallombrosa sono i più ricchi di specie arboree d'Europa; la Riserva Biogenetica di Vallombrosa si estende per 1274 ettari e insieme alla Foresta di Sant'Antonio è inserita nella "zona speciale di conservazione della Rete Natura 2000"; la Foresta di Sant'Antonio si sviluppa per 929 ettari con una bellissima faggeta, mentre l’Area Naturale Protetta delle Balze si estende su oltre 1000 ettari con lecci e querce”.

Inoltre fra gli alberi più significativi riconosciuti come "monumentali" dalla Regione Toscana nel territorio di Reggello vi sono: abbiamo: i due abeti americani del Metato, il Faggio Santo di Vallombrosa (interesse storico legato a San Giovanni Gualberto), il pino di Lambert nell'arboreto di Vallombrosa (circa 50 metri di altezza), la sequoia gigante di Vallombrosa; il faggione di Prato a Marcaccio nella Foresta di Sant'Antonio (probabilmente il più grande del Pratomagno) e infine le sequoie gemelle del Parco del Castello di Sammezzano.