Attualità

Una metropolitana in superficie per il Valdarno

Confindustria ha presentato il progetto nella sede della Lem. Presenti le maggiori aziende del territorio che contano oltre 4.500 dipendenti

Erano presenti tutte le maggiori aziende del territorio valdarnese, con un bacino di dipendenti che supera le 4.500 unità, venerdì scorso, per la presentazione della circolare di trasporto pubblico per muoversi in Valdarno (MIV). 

L’incontro, svoltosi presso la sede del gruppo industriale LEM, è stato organizzato da Confindustria Toscana Sud Area Valdarno con Autolinee Toscane, Regione Toscana, Coordinamento rete MIV (Mobilità in Valdarno) e Comune di Cavriglia (capofila del progetto), presente il Sindaco Leonardo Innocenti Sanni. 

Una riunione importante, durante il quale sono state ricordate le caratteristiche del servizio, ma anche le sue criticità e si è aperto un confronto per rinnovare il servizio al fine di potenziarne l’uso anche per le aziende del territorio. 

“La MIV è perfettamente in linea con gli obiettivi di sostenibilità ESG (Environmental, Social and Governance) che a brevissimo saranno adottati a livello nazionale ed internazionale e rispetto ai quali il mondo produttivo è già da tempo impegnato – ha detto Laura Caccialupi, referente per il Valdarno di Confindustria Toscana Sud, - Inoltre, la comodità di un servizio di metropolitana di superficie consente di spostarsi nei vari luoghi della vallata incrementando la sicurezza, rendendo la viabilità meno congestionata e riducendo le emissioni climalteranti. Con lo sviluppo della MIV gli spostamenti da e verso i luoghi di lavoro sarebbero più rapidi, a vantaggio della puntualità, della flessibilità e delle problematiche di parcheggio che molte aziende devono affrontare quotidianamente”.

Il Presidente di Confindustria Toscana Sud Fabrizio Bernini non ha mancato di portare il suo importante contributo di idee alla mattinata: “Per far funzionare meglio il servizio, potremmo anche pensare a dei 'parcheggi scambiatori' in ogni Comune, che permettano di ridurre notevolmente il traffico delle auto private verso le aziende, senza privare i dipendenti della loro autonomia di spostamento una volta usciti dal lavoro”. Parte adesso la fase più operativa in cui le aziende formalizzeranno le loro necessità in termini di tratte, orari e frequenze, a fronte della disponibilità del gestore a proporre soluzioni nuove che si adattino maggiormente alle esigenze dei dipendenti.